Cagnardi scarica la tensione tirando da tre

Colore L’atmosfera del palazzetto. Malore per un tifoso nel finale di partita prontamente soccorso

Qualche tiro da tre, giusto per scaricare un po’ di tensione. Coach Devis Cagnardi lo fa spesso, prima delle partite. Ieri, per gara 2, è tornato sul parquet per stemperare l’attesa. Gara 2 è così. L’adrenalina c’è, ma si sa, è sempre gara 1 il momento più atteso nei playoff. Eppure, il tifo canturino non ha tradito. C’erano più o meno gli stessi spettatori di domenica (erano stati 2.900 al PalaFitLine, ieri 2.727), molti dei quali hanno sfruttato la promozione in essere per abbonati e non per le due partite di avvio playoff. La differenza, semmai, l’hanno fatta gli ospiti: domenica erano oltre cento, ieri una ventina accompagnati da uno spicchio biancoblù in tribuna.

E che aria frizzante in campo e in tribuna. I giocatori si sono letteralmente “menati”, il pubblico ha spesso contestato i giocatori avversari, per un fallo o una reazione. Bersagliato lo statunitense Lamb, ma non solo, anche al rientro dagli spogliatoi, applaudito ironicamente a ogni tiro, nel riscaldamento prima del secondo tempo.

Non è stata una partita come domenica. Come del resto era prevedibile. L’avvio-tsunami di Cantù stavolta non c’è stato, Cividale ha risposto colpo su colpo. A proposito della Gesteco e dei suoi giocatori: tre quarti del roster, per festeggiare la qualificazione ai playoff, ha deciso di tingersi i capelli, di un biondo oro, come il tabellone playoff. Dell’Agnello e Mani, addirittura, con chignon. Effetto esteticamente discutibile. Eccezioni? I due giocatori più temuti, per esempio, Redivo e Lamb, al naturale.

Avvistato l’ex attaccante dell’Inter e del Bologna, l’argentino Rodrigo Palacio, connazionale proprio di Lucio Redivo. E, tra gli sportivi, in tribuna avvistato anche il play-guardia dell’Olimpia Milano, Diego Flaccadori.

Parata o quasi di ex Cantù e di sportivi in generale. Ancora presente Pino Sacripanti, quasi un habitué del PalaFitLine dopo le sue dimissioni da Scafati, così come il collega coach Demis Cavina, fresco di conferma sulla panchina della Vanoli Cremona. E poi, uno che a Desio non si vede poi così spesso, come Alessandro Zorzolo. Effetto playoff, anche per chi la stagione l’ha finita, ma in un altro sport canturino, ossia il volley. Nelle prime file il presidente della Libertas Cantù, Ambrogio Molteni. E, sugli spalti, anche due pari grado: Paolo Frigerio, presidente del Cc Canturino, e Fabio Borghi dei Cucciago Bulls.

Al fianco di Antonio Biella, c’era Davide Caranchini, chef stellato del ristorante Materia di Cernobbio. A fine partita un tifoso in tribuna ha avuto un malore, è stato soccorso e portato via con l’ambulanza.

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