Cantù ci ha provato. Ma Venezia è troppo cinica

Giornata storta in trasferta con l’ennesima sconfitta. Eppure la S.Bernardo ha sfiorato il miracolo

Cantù ci ha provato, sfiorando un incredibile miracolo. Ha più volte toccato il fondo e rischiato di rimediare uno scoppolone storico contro una Reyer Venezia per tre quarti praticamente perfetta. Ma alla fine è arrivata solo lì, a un possesso dal pari, ma senza raggiungerlo: 101-95 il finale.

Venezia ha così superato per la decima volta su dieci quota 80 punti e con i 61 all’intervallo lungo ha stabilito il record dei due quarti più prolifici del campionato.

I quarti si sono conclusi con questi parziali: 36-26, 61-51 e 84-65.

A tratti, inutile nasconderlo, avevano tratto in inganno quelle volte in cui Cantù aveva provato a portarsi sotto: pareva mera illusione, con l’Umana a dare l’impressione di giocare come il gatto con il topo. Qualche elastico, giusto per far capire all’avversaria che poteva esserci partita, e poi la mazzata, per scappar via come fatto nel terzo quarto.

Ma nell’ultimo Cantù è eroica e passa dal -21 al -3. E fa sognare, con in mano la palla del pareggio. Ma Venezia è stata cinica ed è andata in fondo. 24 punti di Sneed, 21 Bortolani e 18 Basile.

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