(Foto di Walter Gorini)
Giornata storta in trasferta con l’ennesima sconfitta. Eppure la S.Bernardo ha sfiorato il miracolo
Cantù ci ha provato, sfiorando un incredibile miracolo. Ha più volte toccato il fondo e rischiato di rimediare uno scoppolone storico contro una Reyer Venezia per tre quarti praticamente perfetta. Ma alla fine è arrivata solo lì, a un possesso dal pari, ma senza raggiungerlo: 101-95 il finale.
Venezia ha così superato per la decima volta su dieci quota 80 punti e con i 61 all’intervallo lungo ha stabilito il record dei due quarti più prolifici del campionato.
I quarti si sono conclusi con questi parziali: 36-26, 61-51 e 84-65.
A tratti, inutile nasconderlo, avevano tratto in inganno quelle volte in cui Cantù aveva provato a portarsi sotto: pareva mera illusione, con l’Umana a dare l’impressione di giocare come il gatto con il topo. Qualche elastico, giusto per far capire all’avversaria che poteva esserci partita, e poi la mazzata, per scappar via come fatto nel terzo quarto.
Ma nell’ultimo Cantù è eroica e passa dal -21 al -3. E fa sognare, con in mano la palla del pareggio. Ma Venezia è stata cinica ed è andata in fondo. 24 punti di Sneed, 21 Bortolani e 18 Basile.
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