Cantù, ciao ciao PalaFlaminio. Si torna a Desio

Altra serata elettrizzante per il tifo rimininese, ma adesso ci sarà l’emozione del PalaFitLine

L’ambiente è lo stesso. Il Palasport è lo stesso, il tifo riminese è lo stesso, la temperatura, altissima, è la stessa. Tutto uguale al Flaminio compresa l’assenza degli ultrà canturini, in totale disaccordo con la gestione dei biglietti riservati alla tifoseria ospite. Tagliandi nominali, stile calcio professionistico, per paura di altri incidenti. L’obiettivo delle Forze dell’Ordine era chiaro: evitare le situazioni viste con Forlì. Così, dopo aver sanzionato con una decina di Daspo alcuni ragazzi del Barrio che a Rieti non si sono comportati in maniera ineccepibile, si è deciso di optare per una soluzione che tenesse lontani gli Eagles dal doppio confronto riminese. Sarà così anche in caso, malaugurato per Cantù, di gara 5.

Storie del mondo ultrà che, comunque, fanno da contorno a una finale bellissima, giocata con il cuore in gola dal primo all’ultimo secondo. Romagnoli e brianzoli si sono ritrovati di fronte dopo due successi canturini in campionato e uno all’esordio in questa serie. E l’approccio, a questa gara 2, è stato tutto da vivere.

Donne, uomini, bambini, tifosi urlanti e quelli composti: tutti insieme verso il Flaminio, tutti insieme per vivere un’altra serata elettrizzante. Cantù non è quella di tre giorni fa, lo dimostra nel modo di gestire il match strada facendo. Biancoblù a quota 19 alla fine del 1° quarto, ma senza punti per oltre 4’ in avvio di secondo, con 10 palle perse e il solo Okeke che raccoglie rimbalzi.

Regge la barca ospite il solito Riccardo Moraschini, il 34enne che migliora con il passare del tempo, come un buon vino. Cantù che si affida alle sue bombe per cercare di limitare i danni e restare in corsa in una partita che finirà solo all’ultimo gong. Mcgee si fa sentire. La partita continua così, bella e intensa, anche nella ripresa con il caldo che aumenta in maniera esponenziale e con i giocatori di Cantù che dimostrano, qualora ci fosse stato bisogno, che nelle serate più nere di un tiratore ce n’è un altro che lo sostituisce.

Adesso gara 2 va in archivio, il discorso si sposta a Desio con la possibilità di chiudere il discorso in Brianza. Servirà il solito aiuto dei tifosi canturini (annunciato il sold out), manca l’ultimo balzo per la gloria.

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