(Foto di Gorini)
Basket Incrocio ad alto rischio a Treviso, contro l’ultima in classifica. Di fronte un quintetto che non ha mai vinto in casa e uno sempre a secco in trasferta: chi sfata per primo il tabù?
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Treviso-Cantù, la partita tra le due difese più battute del campionato e tra due attacchi non esattamente prolifici come i rispettivi tecnici – Brienza di sicuro – vorrebbero. È anche la sfida tra una squadra che in casa non ha ancora vinto (Treviso) e una che non ha ancora festeggiato in trasferta (Cantù).
Di sicuro, questa partita – palla a due alle 19 al PalaVerde di Villorba – è uno scontro diretto per la salvezza. Sei i punti di Cantù, racimolati tutti a Desio, due soli per Treviso a Reggio Emilia. Che, per entrambe, qualcosa sia andato storto, è più che evidente. Qualche giustificazione in più può forse averla Cantù, riaffacciatasi in serie A dopo quattro stagioni e trovatasi a fare i conti – questo è il ritornello che ci stanno raccontando – con un campionato diverso.
Con un basket molto diverso da quello che la stessa Cantù aveva abbandonato nel 2021. Più dinamico, in cui si segnano molti più punti. E dove, non per forza, le difese sono “scarse”. Almeno, Cantù ha un tesoretto di due vittorie in più.
È un punto questo che sta molto a cuore a Brienza, coach di una Cantù reduce da tre ko consecutivi: «Più della difesa, mi preoccupa l’attacco. Nel senso che per competere in questa serie A, occorre segnare di più». Questo in sintesi il suo pensiero, dettato dalla necessità (urgenza?) di modellarsi meglio e quanto prima al nuovo contesto della serie A.
Provare a farlo sul campo della difesa più battuta (93.2 punti subìti di media) può essere un utile esercizio, anche se lo stesso vale per i veneti. Chiaramente, i punti in palio oggi scottano e valgono davvero tanto. Cantù lì vuole per creare un solco di 6 punti dalla Nutribullet.
Treviso ne ha un disperato bisogno. Ecco perché, come ha giustamente detto Brienza, questa sarà la partita dei nervi, più che delle percentuali e dei numeri. Forse non il massimo per gli esteti del basket, ma certamente cruciale per le due squadre.
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