Cantù, è tutto in una notte. Ma servono contromisure

Tempo domani e non ci sarà più... domani. Soprattutto per chi perde. Cantù-Fortitudo è arrivata fino a gara cinque, quella decisiva. Perché nessuna delle due è riuscita a vincere in trasferta, con Bologna che, in un amen, ha riscattato il 2-0 accumulato nelle prime sfide della serie a Desio.

E domani si torna al PalaFitLine. E chiedere al palazzo di ricreare l’effetto Pianella è come dire al cane di muovere la coda in cambio del biscotto: pleonastico. Lo abbiamo visto quando contava, e cioè nel momento d’indirizzare il confronto, sarà certamente così, se non meglio date le premesse, nella bella.

Quindi scontato il fatto che l’Acqua S.Bernardo stravincerà sugli spalti, arriviamo alle note giusto giusto un filo più delicate.

Il PalaDozza ha detto che...

Le due sconfitte al PalaDozza, nell’ordine, ci hanno detto che... Che Dustin Hogue è stato - e forse non solo al palazzo bolognese - letteralmente sovrastato da Deshawn Freeman. Che Cantù non sa ancora come difendere su Kenny Gabriel, indipendentemente da quelle che sono le sue impennate di genio. Che Matteo Fantinelli in post basso fa più danni della grandine, specie se poi su di lui finisce per difendere l’uomo sbagliato (Tyrus McGee?), che poi si carica di falli.

Le gare, come le serie, spesso si vincono sui particolari. E, allora, facciamo che questi siano particolari e che le 72 ore tra gara quattro e cinque basteranno e avanzeranno per trovare le contromisure e ritrovare la squadra delle prime sfide casalinghe. Sarebbe un bel viatico per guardare con un certo ottimismo alla sfida senza ritorno.

Spalle al muro, avrà ragione l’esperienza e la profondità del roster della S.Bernardo o il cuore e la grinta della sparuta pattuglia di Attilio Caja, che continua ad affidarsi ai suoi pochi, ma buoni? L’interrogativo dell’immediata vigilia è questo. E alla fine, vedrete, non peserà nemmeno l’acido lattico, perché si giocherà sui nervi e quindi al di sopra delle energie fisiche spese fin qui.

Coach Brienza dovrà cambiare qualcosa. Ci ha provato, ad esempio, l’altroieri sera riproponendo in quintetto De Nicolao e Piccoli. Ci riproverà domani: le squadre si conoscono a memori, i coach sono tra i più in voga del campionato e inventarsi qualcosa non sarà facile. Anche se potrebbe essere proprio una situazione mai vista, magari in uscita da un timeout o tra un tempo e l’altro a cambiare l’inerzia.

Mack? Per ora è un no

Pur nelle difficoltà incontrate fin qui da Hogue, impensabile un cambio a sorpresa, affiancando Shelvin Mack al reparto dei piccoli. Ma sarebbe un azzardo, davvero too much per una gara cinque così delicata. Un po’ perché è ormai un mese e mezzo che non gioca una partita ufficiale e un po’ perché per non sguarnire il reparto dei lunghi probabilmente bisognerebbe mettere mano anche ad altri ruoli.

Anche se mai dire mai, diamolo per escluso e per nemmeno scritte le precedenti ultime righe. E allora? Allora si potrebbe aprire la difesa avversarie con una circolazione diversa per poi arrivare sotto, o dai lunghi o con gli esterni che fanno in proprio. Questo sì sarebbe già un bel cambio, dopo tanto affidarsi ai chiari di luna del tiro da tre.

Ieri, di ritorno da Bologna, il tecnico Brienza ha concesso una giornata di riposo alla squadra. Ci si rivede oggi in palestra, a mente un po’ più fredda. Per rileggere quel che è accaduto l’ultima volta e preparare quel che potrà accadere domani. A cominciare, magari, da una diversa distribuzione di punti, altra arma che la S.Bernardo ha in più rispetto alla Flats Service.

Sempre ieri, intanto, in fretta e furia visto che nessuno poteva ipotizzare si arrivasse alla bella, è iniziata la prevendita dei biglietti: esaurita la domenica a disposizione degli abbonati per far valere il diritto di prelazione, la vendita libera partirà stamattina 10 su VivaTicket.

Sempre oggi aprirà la biglietteria della sede a Cantù, dalle ore 17 alle 19.30.E domani sarà possibile acquistare i biglietti al PalaDesio a partire dalle ore 19 Tutte le informazioni sul sito di Pallacanestro Cantù.