Cantù, ecco cosa rischia Cagnardi

La sconfitta di sabato a Cividale ha lasciato il segno. Intanto un bel favore l’ha fatto Orzinuovi

Non è stato facile tornare da Cividale, in pullman, con quel fardello sulle spalle. Poca, anzi pochissima voglia di parlare, e lo sguardo fisso davanti, quasi a voler rientrare il più in fretta possibile.

Non è stata la più serena delle Pasque per l’Acqua S. Bernardo, sconfitta nettamente in Friuli nel settimo turno della fase a orologio. Un risultato, il -23, senza attenuanti e che ha lasciato il segno.

Tanto che parte della direzione tecnica ha voluto un allenamento oggi, giorno di festa, ma anche il primo dei due di riposo originariamente concessi alla squadra. E così, nel tardo pomeriggio, tutta la truppa si è ritrovata al quartier generale di Seveso per guardarsi in faccia, oltreché riguardare i passaggi salienti della gara di Cividale.

Cantù è scossa, e non potrebbe essere altrimenti, visto anche il cammino in campionato. A dare un piccolo sorriso ci ha pensato, nella sfida del pomeriggio, Orzinuovi, che ha battuto in casa Torino, rintuzzando l’ennesimo attacco al secondo posto della squadra di coach Franco Ciani.

E a proposito di coach, cosa rischia adesso Devis Cagnardi. Per ora resta al proprio posto, ma le quotazioni sono in netto calo. Decisive saranno le prossime ore e non è escluso che la situazione possa precipitare. Con un esonero. Al momento è 60% permanenza e 40% fine del rapporto.

Come sempre accade in questi casi, non potendo cambiare tre o quattro giocatori, si bada a togliere ai giocatori stessi l’ultimo alibi rimasto, e cioè l’allenatore. Vista da fuori, anche a Cividale si è notato un clamoroso distacco tra squadra e tecnico, con quest’ultimo che, nelle ultime gare (quattro sconfitte su cinque calcolando anche la Coppa Italia), non sempre ha dimostrato di avere appieno in mano la situazione.

Alternative? Le piste italiane sono poche e poco percorribili. Così come pare definitivamente tramontata l’ipotesi interna, con l’interim a Fabrizio Frates (ormai sempre più calato nella parte del dirigente) al fianco di Mattia Costacurta e Tommy Sacchetti.

E, allora, occhio agli stranieri. Più che con qualche nome esotico, con qualcuno che ha già calcato i parquet italiani di serie A. E qui i nomi non mancano. Vediamo la notte che tipo di consiglio porterà.

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