Cantù fa all in su Basile. Okeke resta, stranieri in bilico

Primi movimenti per allestire il nuovo roster in vista della serie A

Priorità al rinnovo di Basile. Poi un occhio al resto del roster. Impossibile però confermare tutti gli eroi della promozione. Lo dice la matematica: l’Acqua S.Bernardo Cantù ha chiuso con nove senior italiani e tre stranieri.

La serie A prevede, al massimo, un sei (stranieri) più sei (italiani), ed è la formula più in voga anche se prevede il versamento di una luxury tax. Alternativa, specie per chi come Cantù non fa le coppe, è il 5+5. Tanto tanto ci si può estendere è un 5+7 a forte connotazione italiana.

Cantù, per prima cosa, vorrà sistemare la vicenda Grant Basile. Che avrebbe perduto senza ombra di dubbio in caso di mancata promozione e che resta uno dei giocatori più appetiti, oltreché per le innegabili qualità tecniche, per via dello status di italiano.

L’idea è che debba essere lui la pietra angolare della nuova squadra, malgrado le tante sirene (Milano, ma non solo) già suonate in questi mesi. Un posto in quintetto in una neopromossa che vuole fare bene è molto di più che essere comprimario in una squadra di Eurolega, con 16/17 giocatori. Lo sa bene Massimo Rizzo, il suo agente, e la cosa potrebbe avere un peso nella trattativa del rinnovo. Che, nonostante un preaccordo, non è poi così scontato visti gli escape nelle mani del giocatore. Quotazioni al botteghino al momento? 70% resta, 30 va.

Cantù, anche per ringiovanire, punterà pure su Leonardo Okeke, scommessa vinta, ma che avrebbe bisogno ancora di un po’ di esperienza in un ambiente ovattato e dove trovare minutaggio. Non è detto che possa essere titolare in partenza, di certo avrà ampio spazio.

Se l’idea che sta venendo avanti è quella di un quintetto con i tre davanti stranieri e i due dietro italiani, si potrebbe allora andare sul mercato a cercare un lungo di affidabilità. A quel punto ci sarebbe da chiarire il ruolo almeno dei senatori. Riccardo Moraschini sembra intoccabile, crescono le quotazioni di Andrea De Nicolao. di rincorsa dietro un regista americano e bisognerà valutare le decisioni di Filippo Baldi Rossi: ruolo da chioccia o chance importanti altrove?

Difficile rivedere Tyrus McGee e Dustin Hogue, l’impressione è che tra Fabio Valentini, Matteo Piccoli e Joonas Riismaa resti un posto, al massimo due, per tre.

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