Cantù, gli insulti a Da Ros costano quattromila euro

Giudice Multa alla società anche per i fischietti usati sugli spalti durante la partita con Udine

Cantù

Un’ammenda pesante – certamente lo è nel mondo del basket – di 4 mila euro a carico di Pallacanestro Cantù. Il giudice sportivo non è stato morbido, dopo la partita vinta contro Udine: «Ammenda di Euro 4.000,00 per comportamento atto a turbare il regolare svolgimento della gara (uso di fischietti) nonostante l’invito rivolto al pubblico a desistere da tale comportamento e per offese e minacce collettive e frequenti nei confronti di un tesserato ben individuato».

Sull’uso dei fischietti al palazzetto, poco da dire. Si sentivano forti e chiari, anche il tavolo dello speaker – su indicazione degli arbitri – ha chiesto che si smettesse di utilizzarli. Altrettanto chiaro il riferimento al tesserato di Udine, ossia Matteo Da Ros. Che l’ex capitano di Cantù, con i gradi per mezza stagione nel 2021/22 dopo l’infortunio di Luigi Sergio e in quella successiva, non sia amato è fin troppo chiaro. È sempre stato fischiato dopo la sua esperienza canturina, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un post pubblicato sul suo profilo Instagram dopo la promozione diretta di Udine in serie A.

Ha radunato gli ex canturini di Udine al suo fianco – Anthony Hickey, Giovanni Pini e Francesco Stefanelli – e, con un chiarissimo riferimento a Cantù ha scritto “Succederà?”. Ossia il coro che cantavano in A2 i tifosi canturini: “Succederà... che ritorneremo in A...”. Ovviamente, a Cantù non l’hanno presa bene. Tifosi della curva e non solo.

C’era già poca simpatia, figuriamoci dopo lo sberleffo social. Sta di fatto che l’altra sera a Desio è stato pesantemente fischiato al momento della presentazione in campo. Quando è entrato, dopo 8’ nel corso del primo quarto, è stato bersagliato dai fischi. Ancora insulti al momento del ritorno negli spogliatoi all’intervallo. La sanzione è pesante, si parla anche di minacce. Forse arrivate, ma dagli spalti e probabilmente in maniera isolata. Sugli insulti, invece, nessun dubbio. E Hickey? È stato risparmiato. Anzi, come un anno fa sono arrivati solo applausi.

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