Cantù ha deciso: cinque stranieri per la A

Basket Delineati i contorni del mercato, niente 6+6 almeno in partenza e grande importanza al gruppo di italiani. Tanto dipenderà dalle decisioni di Basile.

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Cinque stranieri, almeno inizialmente. Perché per passare ai sei c’è sempre in tempo, anche a stagione in corso, soprattutto si aprissero scenari importanti dopo la partenza di Nba e coppe. La Pallacanestro Cantù ha deciso: si va in serie A senza l’urgenza di pagare la luxury tax e fare un upgrade sul numero degli americani.

Scelta non necessariamente economica, ma anche di buon senso. Non avendo coppe o altri impegni, si può tranquillamente partire con il roster regolamentare. Eccezione possibile, è questo è molto più che probabile, salire a quota sette senior. Invece del 5+5 con l’aggiunta di due “bimbi”.

In attesa del budget

Si lavora dunque in questa direzione. Il presidente Roberto Allievi lo ha detto durante la visita al nostro giornale: «Budget e definizione degli obiettivi sono rimandati al cda della prossima settimana, ma Santoro e Brienza sanno che possono iniziare a sondare il terreno e a fare ragionamenti».

Opportunamente il coach s’è preso questi giorni per parlare uno a uno con tutti i giocatori. In base anche a quello che dirà, ma soprattutto sentirà da ognuno di loro, potrà trarre delle conclusioni e fornire una lista di gradimento al general manager Sandro Santoro.

Brienza ha le idee molto chiare, sa chi vorrebbe tenere e che andranno presi in considerazione tanti fattori, non ultimo quello economico, alla luce del cambio di tassazione nel passaggio di status da associazione dilettantistica a professionistica. La società, tra l’altro, proprio in queste ore ha espletato tutti i passaggi e i pagamenti per l’iscrizione al massimo campionato.

Tornando al mercato, tanto - se non tutto - girerà attorno alla decisione di Grant Basile. Per Santoro e Brienza punto fermo della costruzione della nuova squadra e giocatore da quintetto (ruolo non da poco, considerando il fatto che in teoria si potrebbe costruire lo starting five solo con gli stranieri). Lui è al centro dell’attenzione generale, per lo status di italiano e la giovane età.

Ci avrebbe fatto un pensierino Milano, ma anche a Bologna l’idea non dispiacerebbe. E una e l’altra soluzione vorrebbe dire Eurolega e/o scudetto cucito sul petto. Ma quanto giocherebbe in piazze del genere l’italoamericano? Se lo chiede anche Massimo Rizzo, l’agente. Uno che, in questo frangente, potrebbe anche essere un alleato di Cantù, a patto che non alzi il prezzo. Santoro e Rizzo si sono già sentiti, non è escluso che si vedano a inizio settimana prossima. Giusto per capire la direzione.

A caccia di un italiano?

Con un Basile da quintetto, si potrebbe pensare allo sforzo per un altro italiano. Il riferimento nemmeno troppo casuale è a Giordano Bortolani, guardia siciliana di 24 anni, ultime stagioni a Milano, ma lanciato nel basket che conta proprio da Santoro a Brescia. Un pissi pissi addirittura parla di un tentativo di Cantù prima della chiusura di quella finestra di mercato che avrebbe permesso al giocatore di affrontare i playoff di A2 in maglia S.Bernardo. E un «risentiamoci più avanti, magari quando sarete in A» potrebbe essere un atout pesante.

Non sembra invece scaldare gli animi, almeno per il momento, la possibilità di arrivare a Guglielmo Caruso, sotto contratto con l’Olimpia. Lungo di ventisei anni da compiere a giorni, parte pure lui da una base contrattuale molto importante e quindi, senza un eventuale intervento della casa madre, rischia di far saltare conti ed equilibri. Ma il mercato è solo alle schermaglie iniziali e tutto potrebbe accadere.

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