Cantù-Nardò, e il blackout dell’anno scorso

Avversaria Una delle sconfitte numericamente più pesanti di questi anni in A2. Parliamo della sfida dei quarti di finale playoff della scorsa stagione

Sono solo due i precedenti a Lecce contro Nardò, entrambi al palasport “San Giuseppe da Copertino”, e risalgono a meno di un anno fa. Ma il primo è una pagina nera della storia recente di Cantù, ad oggi una delle sconfitte numericamente più pesanti di questi anni in A2. Parliamo della sfida dei quarti di finale playoff della scorsa stagione. Cantù, dopo aver vinto bene le prime due partite consecutive in casa (101-78 in gara 1 e 82-62 in gara 2), a Lecce incappò in un’autentica débâcle. Giornata storta? Crollo della concentrazione? Non si sa.

Sta di fatto che Cantù, in gara 3, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di 9 punti (43-52), rientrò in campo (si fa per dire) con un terzo quarto horror, che Nardò vinse 28-3. Per 10 minuti, Cantù non infilò nemmeno un canestro, su azione, ma segnando solo tre tiri liberi grazie a Nikolic. Un blackout – per essere buoni - probabilmente mai visto nella storia di Cantù. Altri 8 punti di distacco furono accumulati da Nardò nell’ultimo periodo (parziale di 31-23), andarono a disegnare un risultato finale di 102-78. Fu un -24 che preoccupò non poco tutto l’ambiente, specialmente dopo le due vittorie nette ottenute a Desio.

Fortunatamente, due giorni dopo, in occasione di gara 4, Cantù torno in sé e vinse 78-99, qualificandosi per le semifinali contro Pistoia, grazie al 3-1 contro i pugliesi.

Semifinali che poi andarono come tutti ricordano, con la sconfitta in gara 5 a Casale Monferrato, partendo un vantaggio di 2-0. Forse, il ko contro Nardò, fu una sentinella - sottovalutata - del fatto che ci fosse qualche problema.

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