Cantù a Nardò senza Moraschini e con mezzo Nikolic

La partita Ancora una volta, sarà Una S.Bernardo incerottata, una costante che va avanti praticamente dall’inizio di campionato

Sull’aereo per la Puglia, Nikolic c’era. E, almeno questa, è una bella notizia. Non c’erano però Cesana e Moraschini, l’infortunato di turno, restato a Cantù in via precauzionale per via una piccola lesione al flessore. Ancora una volta, sarà Una S.Bernardo incerottata, una costante che va avanti praticamente dall’inizio di campionato.

Lo sarà anche questa sera a Lecce, al palasport “San Giuseppe da Copertino” che ospiterà alle 18 la sfida contro Nardò. La partita è valida per la terza giornata della fase a orologio, una seconda fase in cui Cantù è stata sconfitta a Orzinuovi, salvo poi riprendersi in casa contro Trieste.

Ora, si cerca il primo colpo esterno sul campo di una squadra – come tante tra quelle di fascia bassa di entrambi i gironi – che hanno alzato il tiro con cambiamenti tecnici o nel roster, per evitare con tutte le forze una delle sei retrocessioni che caratterizzeranno questo campionato alla vigilia della riforma dei campionati di basket.

Nardò non fa eccezione. Non ha stravolto il roster, ma si è assicurata da un mesetto uno dei tecnici più preparati ed esperti della piazza, quel Luca Dalmonte passato per un biennio da Cantù e che, come pochi altri, sa preparare al massimo le partite. Gli effetti per Nardò sono stati quasi immediati: due sconfitte all’impatto, poi due successi consecutivi nella fase a orologio.

Una squadra tutt’altro che morbida, quindi, che Cantù affronterà in un palazzetto caldo, come ha potuto sperimentare un anno fa ai playoff, quando in gara 3 dei quarti visse una giornata infernale, con una sconfitta pesantissima per 102-78.

Ora però Cantù ha la necessità di tenere alta l’attenzione e aumentare le distanze da Torino (che rinvia a marzo la sfida con Cividale) per tenere sempre fisso l’obiettivo del secondo posto, unico in questo momento percorribile, essendo Trapani troppo lontana.

Servirà, questa sera, una Cantù attenta anche in difesa – decisamente più attenta – per poter arginare quel fenomeno di Smith, da due stagioni il più prolifico giocatore dell’intera serie A2. E poi contrastare Iannuzzi, centro che con Dalmonte assicura punti e rimbalzi in quantità, oltre al capitano La Torre, ex Cantù, capace di accendersi nel tiro da fuori quando è in giornata di grazia

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