Cantù, niente scherzi: c’è da prendersi la A

Basket Da stasera a Desio i quarti di finale playoff contro la Fortitudo, l’avversaria più temibile del ranking

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«Cantù-Fortitudo? Potrebbe essere serenamente considerata una finale». Invece il destino ha voluto che sia la partita, o meglio la serie inaugurale di questi playoff che Cantù affronta per il quarto anno consecutivo, con la speranza che sia la volta buona. Si parte stasera alle 20.30 al PalaFitLine di Desio.

«Bologna più forte di un anno fa»

Del resto – lo dice lo stesso coach Nicola Brienza - «si affrontano le due finaliste playoff sconfitte della scorsa stagione». Cantù fu battuta da Trieste, la Fortitudo da Trapani: sarà un quarto di alto livello. E, sempre secondo Brienza, «la Fortitudo è più forte rispetto a un anno fa: ha lo stesso roster, ma ha migliorato di molto la panchina».

Non c’è più tempo però le analisi e le discussioni. Stasera si tappa il naso e ci si butta nel mare dei playoff, in apnea potenzialmente fino al 20 giugno: oltre un mese di emozioni forti.

Inutile girarci intorno, nessuno voleva la Fortitudo. Ma, giustamente, Brienza ribalta la questione: «La difficoltà della partita e della serie è l’ennesima dimostrazione della difficoltà di questo campionato e dell’equilibrio che c’è stato. Sappiamo che sarà una serie dura, ma credo anche che valga il contrario: non credo che Bologna sia felicissima di incontrare noi nei quarti. Potenzialmente potrebbe essere una serie lunga, lo sappiamo. Saranno sicuramente partite di grande intensità e durezza nei contatti, così come succede sempre nei playoff. Ma siamo pronti e vogliosi di iniziare».

Ed è da tempo che si auspicava l’inizio del post season: «Stiamo tutti bene. Abbiamo fatto due settimane, anche un pochino di più, molto produttive in termini di volume di lavoro e di preparazione. Abbiamo lavorato per far sì che la squadra facesse un percorso di lavoro insieme: due settimane senza partite a maggio non è il massimo, ma ci siamo adattati».

Sei punti di differenza, stesso numero di partite (quattro) perse in casa. Con la sensazione che non ci siano grandi distanze tra le otto squadre coinvolte nei playoff: «Mi aspetto che i playoff portino avanti i valori del campionato. Ho sempre detto che il fattore campo è importante, ma non decisivo. Impossibile dire una favorita guardando questo tabellone. Mi aspetto partite anche molto legate agli episodi, a qualche piccolo dettaglio: si tira la riga e si riparte. Anche sapendo che, affrontando Bologna, qualche momento di difficoltà, ci sarà».

Travolgente Cantù all’andata, meglio Bologna al ritorno. I due precedenti, secondo Brienza, non è detto che faranno scuola: «Mi concentro molto sui particolari. Nei playoff non ci sono mai belle partite in termini di spettacolo: prevale il gioco maschio. E si affrontano le due migliori difese del campionato: peccato per quel primato che, proprio all’ultima giornata, ci ha soffiato Bologna».

«Mi aspetto un bel colpo d’occhio»

Cantù-Fortitudo è anche Brienza contro Caja, due coach simili pur con la propria specificità: «Ho sempre avuto un grande rispetto per coach Caja, un riferimento per tanti allenatori. È stimolante per me e lo staff affrontarlo».

Sugli spalti, a Desio, sarà spettacolo assicurato: «I tifosi ci sono sempre stati vicini anche nei momenti negativi. Mi aspetto un palazzetto con un colpo d’occhio importante».

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