(Foto di Foto Butti)
L’Acqua S.Bernardo lotta, ma tira malissimo da tre e non riesce mai a impensierire davvero i campioni d’Italia
È finita come doveva finire anche se, diciamolo, non erano pochi a sperare in una Virtus sfibrata e con la testa altrove, a meno di quarant’otto ore dalla sfida di venerdì in Eurolega contro il Maccabi e sempre a meno di quarantotto dalla prossima trasferta in Turchia, sempre alla voce “campagna d’Europa”.
Ha vinto Bologna (89-77), ed è l’ottava volta in nove giornate, ma onore a Cantù che - anche a svantaggi siderali (il massimo è stato un -18) - ha lottato fino alla fine, mangiandosi pure le mani a inizio quarto quarto quando ha attaccato palla in mano e sotto “solo” di 9.
I parziali a fine di ogni periodo, giusto per inquadrare la situazione: 15-24, 35-47 e 56-70. Bene Ballo, sia a rimbalzo sia in attacco, e sprazzi di un più che discreto Bortolani. Pessima prestazione della squadra al tiro da 3, come spesso è accaduto quest’anno.
Questa Olidata Bologna è francamente di un altro pianeta e fa un altro gioco rispetto all’Acqua S. Bernardo, matricola che non riesce a trovare continuità, che ha sempre perso in trasferta e lo ha già fatto due volte in casa.
Adesso la sosta per le Nazionali, poi si ripartirà il 7 dicembre a Venezia: altra sfida contro pronostico.
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