«Cantù, occasione persa. Ma Green ci ha convinto»

Basket A La gara con Milano passata al setaccio da Marzorati e Recalcati

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L’analisi delle bandiere. Loro che, in altri tempi, di derby ne hanno giocati un discreto numero, erano entrambi sabato a Desio per Cantù-Milano. Pier Luigi Marzorati e Carlo Recalcati hanno trovato tanti elementi nuovi e positivi nella versione di Cantù con Green. Ma con un’avvertenza comune: «I derby si preparano da soli, ora Cantù deve ripetersi contro squadre affamate e di pari grado».

«I derby si sentono di più»

Certamente, l’elemento di novità, ossia l’innesto di Green, è piaciuto. Ne è convinto il “Pierlo”: «È stata una bella partita e qualche cambiamento si è visto. Non so se dipenda solo da Green. Di certo, i derby si sentono di più. Poi tanto ha fatto la spinta dei tifosi, una benzina necessaria e importante. Mettiamoci anche un po’ di acido lattico nei polpacci di Milano che, pur avendo una panchina lunga, aveva giocato quattro partite in pochi giorni. Purtroppo, due errori micidiali nel finale hanno compromesso una partita che Cantù avrebbe potuto anche vincere».

Leadership ed esperienza, questo si chiede a Green. E l’americano le ha date entrambe. Marzorati guarda però sottolinea anche altri elementi: «Era la prima partita, ho visto un giocatore che prova a dare palloni dentro a Ballo, un centro che ha bisogno di avere tanti palloni. Se poi li spreca, allora è giusto fare delle riflessioni. Aveva di fronte Nebo, giocatore di un altro livello, ma Ballo non ha di certo sfigurato, perché è un ragazzo motivato. Mi stupisce ancora Basile, tecnicamente molto valido, ma mi pare si sia un po’ perso, E Cantù ha bisogno di un giocatore del genere, che tiri anche meno da 3, ma che sfrutti la stazza e il fisico e la sua abilità nel contropiede secondario. Sfruttiamolo meglio, un “4” così non ce l’ha nessuno, a parte Milano e Bologna».

Cosa può dare una partita così a Cantù? «Può accrescere l’autostima, ma non bisogna pensare che saranno tutte così. Non tutti gli avversari danno tutta questa adrenalina e queste motivazioni. Napoli sarà un test importantissimo in questo senso. Poi ne arriveranno altri complicati, con Tortona e Trieste. Vincerne due su tre sarebbe bellissimo: Cantù si preparerebbe al meglio per il girone di ritorno».

«Oltre quello che mi aspettassi»

Anche “Charlie” ha apprezzato la prova di Green: «È andato oltre quello che mi aspettassi, dopo due soli allenamenti. È il giocatore a cui poter affidare palloni che scottano, è un “go to guy”».

Per Recalcati, ‘però, quella con Milano è un’occasione persa: «Per come si era messa dico che Cantù poteva vincere. Se hai il pallone decisivo, è così. Chiaramente, per Milano ha fatto la differenza Guduric, come mai quest’anno. È un vero peccato, tutto ovviamente va rivisto con squadre di caratura diversa».

Altri spunti? «Ajayi vicino a Basile è un’opzione da considerare e che si è vista. In generale, dico che questa partita è la prova che, se si vogliono battere certe squadre, serve fare bene tutto. Cantù deve ancora limare qualcosa, tipo i liberi e le palle perse: con più precisione, avrebbe vinto senza doversi giocare tutto all’ultimo possesso».

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