Cantù, occhio a Tilghman e Gaddefors

L’analisi di Chiusi, avversaria odierna della S.Bernardo

Ultima nel girone Rosso a fine prima fase, sempre ultima dopo quattro giornate di fase a orologio, ma reduce dal sussulto sul campo di Treviglio. L’Umana San Giobbe Chiusi - che alle 18 odierne affronterà Cantù - sta vivendo una stagione complicata, ma non vuole arrendersi.

Le sorti della squadra guidata da coach Giovanni Battista Bassi dipendono, in gran parte, dalle prestazioni dei suoi stranieri: Austin Tilghman e Carl Gaddefors. I due sono per distacco i migliori realizzatori della squadra e anche gli unici, insieme a Stefanini, ad avere una media in doppia cifra. Tilghman, playmaker americano già visto in A2 con Ravenna, viaggia a 19.3 punti a partita. Anche Gaddefors conosce bene l’Italia, avendo già giocato a Bologna, Avellino, Mantova e Caserta. L’ala grande svedese, arrivata a Chiusi dopo che né Spear né Ervins avevano convinto, sta facendo valere la sua esperienza producendo 14.3 punti e 6.7 rimbalzi di media.

Il quintetto si completa sugli esterni dalla combo-guard Gabriele Stefanini, il terzo giocatore dell’Umana a superare i 10 punti di media, e dall’ala Nicolò Dellosto, arrivato da Napoli quest’estate. Il centro titolare dei toscani è Luca Possamai, classe 2001 di 212 cm uscito dal settore giovanile della Reyer Venezia. Lo stesso vivaio in cui si è formato Mihajlo Jerkovic: ala nata in Serbia ma che, proprio grazie agli anni trascorsi in laguna, può essere tesserata come italiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA