(Foto di Walter Gorini)
Niente da fare, ancora una volta, in trasferta. Ma contro aveva l’ultima della classe
Ci voleva Cantù per rianimare Treviso. Che, dopo dieci giornate, aveva vinto una volta sola, e mai in casa. Lo ha fatto per la seconda volta (86-81), accorciando ancor di più la classifica in coda e mettendo nei guai la squadra di coach Nicola Brienza. Ora in una posizione sempre più a rischio.
Ancora un quintetto con Moraschini in posizione di “4” per la S.Bernardo, che parte a tutta manetta, lasciandosi indietro Treviso fino alla prima sirena (20-24).
Più equilibrio a inizio secondo quarto, ma padroni di casa letteralmente con una marcia in più. Oltre all’aggancio, ecco anche il sorpasso, con gli ospiti che cominciano a... tirare a salve e chiudere sotto all’intervallo lungo: 45-41.
Cambia di poco la musica al rientro in campo, anche se il quintetto di Brienza alla fine dei primi dieci minuti della ripresa riesca a rosicchiare un punticino e portarsi sul 57-54.
Brutta musica all’inizio del quarto finale. Cantù sembra catatonica, di sicuro in balia dell’avversario che prende quota man mano che riesce a fare canestro. Meno male che Basile (5 punti) e De Nicolao provano a non fare scappar via l’avversario (66-62 al 34’).
La Nutribullet difende, S.Bernardo cincischia, lasciando anche un paio di secondi possessi sanguinosi: a cinque minuti dal termine comandano i trevigiani (69-62).
La bella notizia è che la gara non è mai finita, soprattutto dopo un canestro da 3 di Gilyard, appena rientrato, e poco prima del quinto fallo (con tecnico) di De Nicolao. Un’illusione per i brianzoli, in un amen sotto di 10 (76-66) e con sempre meno tempo alla fine (tre minuti). E difatti arriva l’ennesimo ko esterno.
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