Cantù prepara il terzo assalto alla serie A

Dopo essere stata respinta da Scafati (2021) e Trieste (2024), la S.Bernardo è di nuovo in finale

BASKET

Per la terza volta (su quattro) dacché è in A2, la Pallacanestro Cantù si guadagna il gettone di presenza nella serie di finale playoff per la promozione al piano rialzato. Era accaduto subito - nel senso la stagione immediatamente successiva a quella della retrocessione -, ma nel 2022 si arrese a Scafati nella “bella”. E si era ripetuto un campionato or sono quando invece a spuntarla e a salire fu Trieste in virtù di un 3-1.

I brianzoli irrompono all’atto conclusivo - e decisivo - dell’annata in virtù del netto 3-0 maturato in semifinale contro Rieti. Due roboanti affermazioni interne alle quali ha fatto seguito l’altra sera la rocambolesca vittoria (e non soltanto perché ottenuto dopo un tempo supplementare) al PalaSojourner. Non certo la miglior versione di sé quella che ha offerto la squadra di coach Brienza sul rettangolo della città ombelico d’Italia, ma quanto basta per aver ragione della Real Sebastiani anche nel terzo assalto. Troppi i giocatori ospiti che hanno litigato con il canestro - quand’anche non innanzitutto con sé stessi - nell’atto numero tre della serie - e allora occorrerebbe accendere un cero (offensivamente parlando, ma senza offesa per alcuno) a Basile e a Riismaa - con l’aggiunta di una preghiera di ringraziamento a De Nicolao - perché c’è tanto merito loro se la comitiva biancoblù ha potuto anticipatamente far ritorno dal Lazio senza doversi dare di nuovo appuntamento a stasera.

Basile ha intanto prodotto una prestazione da tripla doppia (23 punti, 11 rimbalzi e 10 falli subìti) ma in particolare ha favorito la rimontona nell’ultimo quarto realizzando 15 punti negli ultimi 8’, consentendo così alla propria squadra di approdare all’overtime. L’americano divenuto italiano conferma di viaggiare alla grande in attacco lungo il cammino di questi playoff. E non era certo scontato per uno così giovane e che per di più aveva manifestato alti e bassi a regular season in corso.

Quanto a Riismaa, il lettone non ha sprecato una sola munizione (2/2 da 2, 3/3 da 3, 4/4 dalla lunetta) racimolando un insolito bottino - per lui - di 17 punti (con 23 di valutazione). E inoltre ha fornito il solito sostanzioso contributo in difesa. Il 23enne (a proposito di gioventù...) estone, parso a lungo timido durante il campionato, nei playoff sembra aver esorcizzato ogni tipo di timore e sta giocando con parecchia sfrontatezza.

Più in generale, tuttavia, Cantù in post season continua a giovarsi di protagonisti diversi, a conferma che il roster è sì lungo ma pure di qualità. Certo che, per diventare definitivamente irresistibili, servirebbe - e la puntualizzazione è da intendersi per i match in trasferta - non incorrere in talune prolungate imbarcate. Perché un break negativo ci sta, ma da lì a finire in un fosso ce ne passa.

Una problematica, del resto, che ha accompagnato la S.Bernardo in tutta la stagione e che sembra non dipendere né discendere da difficoltà tecnico-tattiche, bensì principalmente mentali. Una forma mentis, insomma, che funge spesso da zavorra. Poi, come appunto a Rieti, capita che qualcuno dei tuoi riesca a toglierti dalle secche e dai guai, ma non è scontato che il cliché possa essere sempre replicabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA