Cantù punta forte sugli italiani. Premio in palio

Per i primi cinque club che hanno schierato giovani del nostro Paese un totale di 250 mila euro

Cantù comincia a prendere il largo in una speciale classifica. Parliamo della graduatoria per l’utilizzo dei giocatori Under 26 italiani o di formazione italiana, a cui partecipano quelle società che hanno optato per un roster con la formula del “5+5”, ossia cinque italiani e cinque stranieri.

C’è in palio un premio complessivo di 250 mila euro, ripartito tra i primi cinque club che avranno ottenuto la migliore percentuale di utilizzo di tali giocatori. Ovviamente ci sono dei paletti, in particolare il mantenimento della formula per tutta la stagione e la permanenza in serie A. Il calcolo di tale percentuale verrà effettuato dividendo i minuti giocati da tali atleti per i minuti complessivi al termine della ventisettesima giornata di campionato.

Cantù, in questo momento, ha una sola competitor, ossia la Vanoli Cremona, unica squadra come la S.Bernardo ad aver optato per il 5+5. Cantù concorre al premio con tre giocatori, Bortolani, Okeke e Basile, Cremona con Grant e Casarin. Dopo la disputa dell’ottava giornata, Cantù ha allungato ulteriormente: il computo totale dei minuti è infatti 381-338. Si tratta di un premio consistente. La regola prevede che il premio sia ripartito tra le prime cinque società, con questa suddivisione: 35% alla prima classificata per utilizzo, 25% alla seconda, 15% per la terza e la quarta, 10% alla quinta. In pratica, chi vince ottiene 87.500 euro a fine stagione. Ma con sole due squadre in lizza, la forbice si allarga notevolmente.

Non è un mistero che Cantù abbia a cuore questa graduatoria, anche perché nell’altra – riservata all’utilizzo degli Under 23 per chi opta per il “6+6” e il “5+5”, anche in quel caso sono stanziati 250 mila euro di montepremi – partecipa con il solo Okeke. E, di fatto, Cantù non ha alcuna chance di rientrare tra le prime cinque.

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