Cantù-Reggio Emilia: torna la serie A a Desio

Partita Cantù deve riallinearsi immediatamente, con la realtà e l’obiettivo principe della stagione, ossia la salvezza

Cantù

«Entrare con il corpo e la testa nel campionato». La strada l’ha tracciata bene il tecnico Nicola Brienza: Cantù deve riallinearsi immediatamente, con la realtà e l’obiettivo principe della stagione, ossia la salvezza. Dopo il ko a Trento, molto pesante nella misura (-40), Cantù prova a resettare e a ripartire. E lo può fare immediatamente in casa contro Reggio Emilia – oggi a mezzogiorno - in quello che sarà il ritorno della squadra in serie A, davanti al proprio pubblico.

Tira un’aria frizzantina. Oltre 3 mila abbonati rappresentano un punto fermo: significa riempire il gigantesco PalaFitLine di Desio per metà. E poi ci saranno tanti – almeno un migliaio – pronti ad acquistare il biglietto per non perdersi la prima di Cantù in casa. Dopo quattro anni di assenza, è il minimo che ci si possa aspettare. Il ko di Trento, sebbene pesante, non può certo essere il motivo per allontanare la gente da Desio. Altrimenti, cadrebbe la tiritera lunga quattro anni che della A2 non se ne poteva più. Quindi, nonostante Trento, è impossibile perdersi questo ritorno attesissimo, anche per dare un immediato segnale di vicinanza alla squadra.

La settimana è stata molto particolare, tra summit immediati, tirate d’orecchi e la richiesta di cambiare immediatamente atteggiamento. Perché a Trento, Cantù non è scesa praticamente in campo. Impossibile ripresentarsi così, oggi e in futuro. Perché si può perdere, ma non come sette giorni fa.

Su questo, Brienza è stato molto chiaro. E molto sicuro di sé nel presentare la sfida contro gli emiliani – una squadra mediamente ambiziosa in campionato -: «Da lunedì la squadra ha avuto un approccio molto diverso da quello della scorsa settimana». C’è solo da fidarsi e vedere.

Cantù sa già che deve fare. Prestare attenzione in difesa, specialmente a rimbalzo, con la speranza anche di attuare qualche stop difensivo che le permetta di distendersi in campo aperto, dove è in grado di fare male. Anche migliorare le percentuali ai liberi e, in generale, al tiro, è una necessità impellente.

E allora meglio voltare decisamente pagina, calandosi finalmente nel campionato e dimenticandosi del preseason, che ha indotto tanti a sovrastimare frettolosamente Cantù. Che, beninteso, ha tutte le carte in regola per essere una possibile rivelazione e una bella scoperta di questa nuova serie A. A patto che faccia quello “switch” fisico e mentale necessario per poter reggere la categoria. Fortunatamente, la caduta è arrivata alla prima giornata, con altre ventinove partite tutte da giocare. Ripartendo praticamente da nulla, ma magari salvando in parte Bortolani, unico ad aver messo in mostra qualcosa di buono. Bowden non è al meglio, ma ci sarà, si attende anche il miglior Ballo. Oltre a Sneed, che di questa squadra dovrebbe essere la stella del mercato estivo. Altra componente importante sarà il pubblico. La salvezza di Cantù si costruirà in casa, questo è chiaro. Servirà un palazzetto molto presente e vicino. Ma cercando anche di essere più competitivi in trasferta.

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