Cantù, saranno otto giorni (quasi) decisivi

Basket A2 Da Urania Milano sabato in casa e Torino in trasferta passa il destino della prima parte di stagione

Cantù, occhio alle spalle (e non solo). Abbandonato definitivamente il sogno del primo posto, almeno per la prima fase che si chiuderà il 4 febbraio, Cantù ora deve stare molto attenta a conservare la seconda piazza, l’ultima utile per la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia. Il confronto, ora, è tutto con Torino, che Cantù affronterà in trasferta domenica 7 gennaio.

Trapani se ne va

L’esito dello scontro diretto con Trapani ha, al momento, congelato le ipotesi di primato nel girone Verde della S.Bernardo Cinelandia, che in caso di sarebbero state percorribili riducendo il margine a 2 punti e con la sicurezza data dal 2-0 nel confronto con i siciliani.

Ora però, dopo quattro sconfitte totali a campionato non ancora concluso – il peggior dato numerico degli anni in A2, perché con Sodini furono tre, con Sacchetti solo una - il fronte si sposta sulla difesa del secondo posto.

Torino, battendo Roma, ha raggiunto Cantù a 24 punti. Sono appaiate, ma la fine dell’anno vedrà Cantù ospitare domenica l’Milano e Torino viaggiare a Vigevano. L’inizio del 2024 le vedrà poi subito a confronto, con la sfida del 7 gennaio al PalaGianniAsti.

Com’è la situazione nel confronto diretto con i piemontesi? Cantù parte da un bel vantaggio, ossia dal +13 dell’andata (96-83). Torino però sogna il sorpasso, forte del suo cammino performante nel proprio palazzetto: otto partite disputate e otto vittorie ottenute. I quattro passi falsi sono stati commessi tutti in trasferta, tra cui a Cantù e a Trapani, ma va considerato anche l’ottimo stato di forma della squadra di coach Ciani: sei vittorie consecutive non si ottengono per caso.

E se Torino vola, pure la prossima avversaria di Cantù, l’Urania Milano, non è che stia male. Ha vinto le ultime due contro Vigevano e Latina, e – allargando il campo – ha vinto quattro volte nelle ultime cinque, perdendo solo a Trapani. Un’avversaria che assolutamente non si può sottovalutare, anche perché coltiva legittime ambizioni in chiave secondo posto.

Se riuscisse a vincere a Desio, la squadra di coach Villa si rimetterebbe in corsa, portandosi a sole due distanze da Cantù. E, inevitabilmente, per Cantù ci sarebbe una situazione di tremarella, perché potrebbe venire risucchiata verso posizioni molto meno nobili.

Il rush finale

Questo per dire che quello che si apre è un periodo – chiamiamolo rush finale, perché alla fine del campionato mancano solo sei partite – molto intenso, a forte rischio e in cui servirà a Cantù la massima concentrazione, se vorrà centrare l’obiettivo della qualificazione alla Final Four di Coppa Italia del 16 e 17 marzo, privilegio concesso quest’anno solo alle prime due classificate dei due gironi al termine della prima fase.

Concentrazione che non servirà non solo a Cantù, evidentemente. Posto che Trapani è irraggiungibile, a meno che non crolli, alle sue spalle c’è ancora tanto da scrivere.

Anche Torino non può certo addormentarsi, rischiando già qualcosa sabato sera a Vigevano. Ma la data importante è, senza dubbio, il 7 gennaio.

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