Cantù, sosta e riflessioni. Bowden sotto esame

Analisi La posizione più attenzionata - lo dice il rendimento sul campo - è quella che riguarda Jordan

Cantù

Bisognerà vedere se la sosta - un po’ come la notte - porterà consiglio. È l’ora delle riflessioni, in casa Pallacanestro Cantù. Lavorando, perché Nicola Brienza ha deciso di far fruttare questi momenti senza partita domenicale, e valutando, soprattutto quello che c’è e che sta intorno.

D’altronde il coach dell’Acqua S.Bernardo - tra il lusco e il brusco - lo ha fatto capire, nell’immediato dopo partita contro Bologna. «Lavoreremo con quel che c’è dentro e fuori la squadra», la sintesi del pensiero. E, dentro la squadra, non possono che essere i dieci senior che compongono la rosa.

Ma il fuori? E qui si apre il ventaglio delle ipotesi. Potrebbe essere un andare a vedere quel che vuol fare la società e/o quanto offre il mercato. In un modo o nell’altro, due facce della stessa medaglia. Visto che le cose sono concatenate. Nel senso che, se il club desse il via libera a un ingaggio, conseguenziale sarebbe il guardarsi in giro.

Improbabile - e non solo a livello di costi (tra luxury tax e doppio nuovo ingaggio) - il passaggio al 6+6. Oseremmo dire escluso. Per ora. Anche perché pare che nella testa del tecnico prenda sempre più posto l’ipotesi di accorciare le rotazioni. Due giocatori in più, uno per giunta americano, invece obbligherebbero al processo inverso. Ed è questo che si vuole evitare. Cominciando proprio dalla società.

E allora? Allora, per adesso, siamo soltanto nel campo delle ipotesi. Ma qualche ragionamento è stato fatto. Giusto per non farsi trovare impreparati. La posizione più attenzionata - lo dice il rendimento sul campo - è quella che riguarda Jordan Bowden, lo straniero ingaggiato per fare da backup a Giordano Bortolani.

Il ventottenne di Knoxville è stato protagonista di un precampionato da favola, forse anche illusorio. Più volte Mvp delle sfide che non valevano i due punti, s’è presentato ai nastri di partenza carico di aspettative. L’idea di avere due Usa (lui e Ife Ajayi) che partissero da dietro ingolosiva non solo i tifosi.

Bowden, invece, è via via entrato nel gorgo delle brutte prestazioni, con il rischio concreto di influire anche sul rendimento di Bortolani, che tutti sperano possa diventare presto il go to guy della squadra. E che, nel frattempo, potrebbe cambiare compagno di reparto. Bowden, insomma, è sotto esame e il suo destino potrebbe essere segnato anche prima della trasferta di Venezia, il 7 dicembre alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali.

L’impressione - è perché finora si è solo nel campo delle ipotesi - è che Cantù possa cambiare, puntando su un giocatore all around. Che parta sì da guardia, ma che possa rivelarsi utile anche come ala piccola e, nel caso, pure da play, vista anche la scelta di Brienza di giocare spesso con Jacob Gilyard insieme. E un americano più versatile farebbe scopa con l’intenzione di avere rotazioni più corte.

Altra situazione da tenere monitorata è quella dei visti. La S.Bernardo ne ha uno spendibile per Usa, ma una soluzione potrebbe anche essere quella di guardarsi in giro nel campionato italiano a caccia di un “vistato”. Missione non impossibile, dato che sono tante le società che stanno cambiando volto e liberando giocatori.

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