Cantù, svolta obbligatoria: niente scherzi

Basket Trasferta, e nemmeno delle più agevoli, a Napoli: bisogna sfatare un tabù stagionale e vincere

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«Vedi Napoli e puoi muori» non è certo il miglior proverbio per Cantù, impegnata nel capoluogo campano. Di tutto ha bisogno la S.Bernardo, nella tredicesima giornata di serie A – palla a due oggi alle 18.30, diretta sulla piattaforma LbaTv – tranne che di una morte sportiva.

Anzi, proprio da Napoli può partire una riscossa che traghetti la formazione brianzola verso lidi più calmi, in quella che sarà la terza trasferta nelle quattro sfide ufficiali di dicembre.

Provare a risollevarsi

Dopo cinque sconfitte consecutive – un anno fa, ma in una condizione decisamente differente per obiettivi e condizione psicologica, arrivò una svolta decisiva con una vittoria interna contro Cividale -, Cantù prova a risollevarsi, cercando anche la prima vittoria esterna della stagione, nell’ultima sfida del 2025.

È quello “zero” alla voce vittorie in trasferta il punto critico della prima parte di annata, con un girone di andata che volge ormai verso il finale. Troppe volte Cantù non è entrata in campo, altre volte l’ha fatto senza battagliare al punto giusto. E all’appello, infatti, mancano forse 2-4 punti.

Napoli è quindi un esame importantissimo, tecnico e mentale. Perché Cantù è chiamata a muovere la classifica, che si sta facendo bruttina, ma anche a confermare quei progressi visti contro Milano, un derby che ha lasciato certamente parecchio amaro in bocca – con la palla decisiva per la vittoria persa malamente -, ma ha anche ridato al pubblico l’immagine di una S.Bernardo viva, che sa lottare, che sa anche rimediare ai blackout anche al cospetto di una grande squadra.

E che ha anche dimostrato di aver ben digerito l’ingresso di un veterano colme Erick Green, un esterno che – nel derby - senza strafare ha trasformato quasi tutto in oro quel che ha toccato. Una settimana di lavoro completa con i nuovi compagni non può che aver giovato allo statunitense, che oggi indosserà i panni dell’ex di turno: un anno fa, contribuì alla salvezza di Napoli con 16 punti di media. Altro ex della partita sarà un play acclamato per un paio di stagioni in Brianza, dal 2013 al 2015: Stefano Gentile, figlio e fratello d’arte, capace di segnare 9.8 punti di media nella sua esperienza canturina.

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