Cantù va per il 2-0

Stasera altra sfida a Desio con la Fortitudo: dopo il successo di sabato, l’Acqua S.Bernardo è in vantaggio nella serie dei quarti di finale playoff

BASKET

Dopo essersi presa gara-1 (quella che in genere indirizza sempre una serie playoff ) Cantù va alla caccia questa sera (di nuovo a Desio e di nuovo alle 20.30) anche del secondo scalpo della Fortitudo per arrotondare il parziale, portarsi sul 2-0 e presentarsi così al PalaDozza nella miglior condizione psicologica possibile.

Sabato in Brianza, l’Acqua S.Bernardo ha giocato con grandissima energia ed è quello che più ha fatto la differenza. Interpretando bene la partita, senza essersi lasciata intimorire dalla inevitabile tensione che precede e accompagna gara-1, da sempre la più complicata per chi si esibisce in casa. Partita molto basica quelli dei biancoblù, senza svolazzi tattici, decisa più dalla qualità dei singoli interpreti.

I suoi due centri nudi e puri - Hogue e Okeke (con Possamai in tribuna per turnover) - Brienza li ha cavalcati per non più di 23’ affidando il resto del minutaggio a un di nuovo spigliato Baldi Rossi, aprendo così maggiormente l’area. E se il punto debole in difesa è Basile, la Effe non sembra aver nessuno in grado di poterlo attaccare perché Gabriel tira e basta.

Silenziata la potenzialità dell’accoppiata Usa dell’Aquila (con Freeman a incidere comunque più di un evanescente Gabriel), non è che gli italiani di Caja abbiano fatto chissà che, con l’eccezione dell’Aradori del primo tempo e di un Cusin (altro ex) che a 40 anni suonati ha mostrato di saperci ancora stare eccome, contribuendo con difesa (3 stoppate), presenza (5 rimbalzi) e con un 11 di valutazione nei 13’ di utilizzo.

Sull’altro fronte, difficilmente potremo assistere a una recita da 5 punti complessivi in 40’ di utilizzo dell’abbinata a stelle strisce McGee-Hogue, con l’esterno che dopo aver subito acceso la miccia infilando la prima tripla del match ha poi inanellato una serie di sette errori consecutivi e il lungo che non è andato oltre un paio di conclusioni. Ciò detto, la risposta degli italiani (tra i quali ovviamente va inserito di diritto anche Basile) è stata all’altezza della situazione e a tratti è andata pure oltre, con Baldi Rossi e Moraschini i più appariscenti - e pure concreti - ma pure con la coppia di play Valentini-De Nicolao che ha detto la propria e Piccoli che ha continuato a dannarsi dietro.

Tutto ciò (o gran parte) è stata gara-1 che ha finito doverosamente per sorridere alla S.Bernardo e al suo rumoroso seguito, ma la stessa Cantù ha già piena consapevolezza che i 40’ di stasera potrebbero essere ben altra cosa e che di verdetti già scritti non se ne trova traccia. Sarà dunque il caso di allacciarsi ancora le cinture, di tenere le mani ben salde sul volante, di schiacciare sull’acceleratore quando si deve e di levare il piede quando si renderà necessario. Perché Cantù sembra (e in effetti lo è) più forte, ma sa bene che di questa Fortitudo è sempre preferibile diffidare.

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