Cantù, via alla seconda fase: c’è Orzinuovi

Campionato Il sale della fase a orologio è il primo incrocio tra le squadre dei due gironi, squadre che finora non si sono mai affrontate

Curiosità, attesa, ma anche necessità di vedere finalmente dal vivo le altre squadre. Tutto questo è la nuova fase della stagione di A2, la fase a orologio che accompagnerà Cantù e le altre 23 squadre nei prossimi due mesi (circa), prima dei playoff e del girone salvezza o, per le due sfortunate – le ultime nei rispettivi raggruppamenti – dell’amaro verdetto della retrocessione in serie B nazionale.

Il sale della fase a orologio è il primo incrocio tra le squadre dei due gironi, squadre che finora non si sono mai affrontate. Gli esiti sono tutti da verificare, ma la partenza è stata per certi versi scioccante, con la vittoria di Cividale sulla Trapani schiacciasassi nell’anticipo di venerdì.

Una situazione che Cantù vorrebbe non replicare nel suo debutto, che avverrà oggi alle 18 in trasferta al PalaBertocchi, palazzetto di una Orzinuovi che ha cambiato pelle negli ultimi mesi e che sta cominciando a raccogliere qualche frutto, se è vero che ha vinto le ultime due sfide.

Una miniserie che sta dando entusiasmo ai bresciani, che restano comunque la squadra classificatasi al penultimo posto della prima fase, con un fatturato in termini di punti di un terzo rispetto a Cantù. Potrà anche capitare l’imponderabile – questo si sa -, ma questa differenza abissale di punti qualcosa vorrà pur dire.

È il buon momento di Orzinuovi l’insidia principale di questa sfida – che torna a due anni di distanza -, unita ai problemini di Cantù.

Problemini che tanto “ini” non sono. Perché quella componente di malasorte che ha dato pochissime settimane di tregua da settembre a oggi, è ancora lì che incombe, come la nuvoletta di Fantozzi. Cesana è infatti out e lo sarà per un mesetto.

Bucarelli ci sarà, ma non è in condizioni scintillanti. Entrambi, vittime di distorsioni di diversa entità alla caviglia.

Ma è pur vero che il roster di Cantù può sopperire alla grande, specialmente dopo le ultime prove che hanno consentito di conservare il secondo posto e di crescere sotto l’aspetto della mentalità.

Questa fase a orologio, per format, è del tutto simile a quella di due stagioni fa. Cambia la lunghezza: allora furono quattro partite, quest’anno saranno dieci. Una differenza non da poco.

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