Cesana: «Semifinale Cantù-Urania? Magari. Per noi il pallone sarà più leggero»

L’albavillese ha raggiunto i playoff con Milano per il rotto della cuffia. «Siamo una squadra temibile: lo dimostrano le vittorie contro avversarie di primissima fascia»

BASKET

Al gran ballo dei playoff di A2 ci saranno anche l’Urania Milano e il comasco Luca Cesana. Una qualificazione ottenuta per il rotto della cuffia, grazie alla vittoria a Brindisi. È stato il successo più significativa dell’ultima giornata, perché l’Urania, dalla zona play-in, si è qualificata come settima direttamente ai playoff.

«E pensare - spiega il play di Albavilla, cresciuto nella Pallacanestro Cantù - che, arrivando a 42 punti con Fortitudo e Verona, siamo passati per differenza punti nello scontro diretto contro Bologna. In pratica, è stata decisiva la partita vinta il 29 settembre, alla prima giornata».

«Venivo da un anno difficile»

Cesana racconta l’ultimo quarto, vissuto in apnea in attesa del risultato di Verona: «Eravamo sopra di 30 punti, era tutto un chiedere informazioni alla panchina. E per fortuna Ahmad (lo scorer americano di Pesaro, nda) ha segnato una gran tripla nel finale…».

Ma Urania non è una sorpresa di fine stagione, a lungo ha navigato nelle prime cinque posizioni: «È un risultato che speravamo, considerando la stagione che abbiamo disputato. Come tanti abbiamo avuto un blackout per alcune partite, complice qualche acciacco. Ma a Cividale e Brindisi ci siamo riscattati». Cesana e Urania potranno dare fastidio a tutti: «Ci siamo anche noi, con la voglia di far bene e divertirci. Secondo me, per gli avversari, questo potrà essere un problema: per noi il pallone sarà più leggero. Cantù? C’è la possibilità di incontrarla in semifinale: come sempre, sarà un piacere giocare contro la mia ex squadra. Siamo una squadra temibile, come dimostrano le vittorie in campionato contro tante avversarie di primissima fascia».

Dopo una stagione a Cantù, Cesana è approdato all’Urania: «Sono abbastanza soddisfatto della mia stagione. Potevo forse fare meglio, ma venivo da un anno difficile a Cantù. Qui ho ritrovato spazio e canestri, che era quello che volevo, inserendomi bene nel sistema squadra. Molto bravo anche coach Cardani: è giovanissimo, ma molto preparato. Qualche errore magari l’ha commesso, ma è sempre stato onesto e trasparente e questo ha cementato il gruppo». Armi da giocare in questi playoff? «Il coach ha creato una bella macchina offensiva. Ma anche in difesa devo dire che siamo cresciuti».

«Ma prima c’è Rieti»

Prima tappa, ai quarti, una squadra scorbutica come Rieti: «Ai playoff nessuno fa sconti e mette tappeti rossi. All’andata ci hanno battuto, al ritorno abbiamo vinto da loro. Hanno dieci giocatori veri e preso Gallo dalla serie A, segno della volontà di esser protagonisti, come vuole il loro presidente».

Tra i vari compagni di Cesana, c’è anche un certo Alessandro Gentile, che ha dato una mano enorme all’Urania: «In A2 ha pochi rivali: praticamente l’ho marcato tutti i giorni in allenamento. Ha una capacità unica nel muovere il corpo e occupare lo spazio. Quando ha firmato, ammetto di avere avuto qualche pregiudizio su di lui. Invece, ho conosciuto un grande professionista e un compagno eccezionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA