«Che emozione firmare per Cantù»

Basket A Si presenta Gilyard, play della S.Bernardo, ufficializzato in serata: «Non vedo l’ora di conoscere i tifosi». Aggiunge: «Sono molto contento di poter essere allenato da coach Brienza e competere in una lega di alto livello»

cantù

C’è la firma: Jacob Gilyard è un giocatore della Pallacanestro Cantù. Sarà il play americano a guidare la squadra nell’anno del ritorno in serie A, dopo quattro stagioni di A2. Play “bonsai” – è alto 175 centimetri, per 75 chili – ha 27 anni. Cosa si dice di lui? Che interpreta il suo ruolo portando dinamismo e fosforo in cabina di regia, qualità che ha messo in mostra anche sui parquet della Nba.

Perché è da quel mondo che arriva, mentre è molto più limitata la sua esperienza in Europa, di pochi mesi, nella stagione appena conclusa in Bundesliga.

Percorso

Dopo aver concluso il percorso universitario con i Richmond Spiders, terminando tutte e cinque le stagioni in doppia cifra di media, decide di tentare la carta Nba, forte anche del record di palloni recuperati nella storia della Ncaa. Non viene scelto al Draft 2022, ma in seguito firma con i Memphis Grizzlies, che lo cedono alla loro affiliata in G League. Le ottime prestazioni gli valgono un primo contratto two-way ad aprile, che gli permette di esordire in NBA.

Nella stagione successiva, coach Taylor Jenkins decide di inserirlo stabilmente nel roster della franchigia, schierandolo in 37 partite ufficiali. Dopo essere stato tagliato da Memphis, viene ingaggiato dai Brooklyn Nets, con cui gioca principalmente in G League.

Nella stagione 2024/25 decide di ripartire con i Cleveland Charge, franchigia affiliata ai Cavaliers, ma a marzo sceglie di iniziare un’avventura in Europa firmando per i Niners Chemnitz: quarto posto ed eliminazione ai quarti di finale playoff.

Profilo

Si tratta di un profilo seguito da diverso tempo e non associabile alla presenza di Cantù alla Summer League di Las Vegas. Queste le prime parole del giocatore: «Firmare con Cantù è stata un’emozione. Sono molto contento di poter essere allenato da coach Brienza e di poter competere in una lega di alto livello come la serie A, in quella che sarà la mia prima stagione completa in Europa. Non vedo l’ora di conoscere tutti i tifosi».

Soddisfatto coach Nicola Brienza, estimatore del campionato tedesco e del giocatore: «Sono molto contento di questo acquisto. Gilyard è un giocatore che, dal primo momento in cui lo abbiamo visto, ha dato a tutto il nostro staff delle ottime sensazioni. Ha grande personalità e penso che questa sua leadership possa essere funzionale a tutto il gruppo per riuscire a creare una forte identità di squadra». Sulla stessa linea anche il general manager Sandro Santoro: «Gilyard è il playmaker che cercavamo, perché ha le caratteristiche del giocatore moderno, assolutamente adatto all’idea di pallacanestro del nostro allenatore. Si incastra bene con il gruppo degli italiani della prossima stagione. È un giocatore che, oltre alle qualità tecniche e al talento, si identifica come uomo squadra, una dote che agevolerà il suo ruolo di gestore del gioco, per valorizzare e innescare tutti i compagni».

Gilyard è il secondo straniero ufficializzato, dopo l’ala Ife Ajayi: la squadra è ormai pronta per sette/decimi. La missione americana di Brienza e Santoro è ormai agli sgoccioli. Chissà che nei loro appunti di viaggio non ci sia qualche nome interessante per i ruoli mancanti, vale a dire l’ala piccola e il centro.

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