Costacurta sicuro: «Ora abbiamo più frecce al nostro arco»

Basket A2 Le riflessioni del primo assistente di Cagnardi: «Noi finalmente al completo, possiamo dare continuità»

Lo sguardo del viceallenatore sulla squadra e sul cammino. Cantù ha cancellato con le vittorie a Torino e contro Agrigento i precedenti due stop interni contro Trapani e Milano, ridandosi un tono in classifica e cementando qualche certezza in più nella squadra e in buona parte del pubblico.

Ora, la S.Bernardo ha messo due piloni importanti verso il secondo posto. Ne è convinto il trentaduenne Mattia Costacurta, da quest’anno promosso in prima squadra come primo assistente di coach Devis Cagnardi.

«Si lavora duro in palestra»

«A Torino abbiamo assistito a una bella vittoria - osserva - , arrivata dopo due sconfitte, sul campo dell’unica imbattuta in casa, ottenuta grazie a un livello di concentrazione tenuto alto per 40 minuti. È stata la vittoria della ripartenza».

Ma serviva un’immediata conferma in casa. Ed è arrivata contro Agrigento: «Serviva vincere a Desio, dopo i due ko interni, e questo ci ha dato una bella spinta: era un aspetto che sentivamo come preminente. Ora dobbiamo darci continuità e lavorando giornata dopo giornata, ma posso dire che i ragazzi lavorano duro in palestra quotidianamente: queste due vittorie ne sono una diretta conseguenza, insieme ovviamente ad altri fattori».

La presenza fissa di tutti gli effettivi rende finalmente l’idea di quello che potrà fare Cantù, soprattutto nel futuro: «Lavorando di squadra, tanti particolari si aggiustano e si hanno più frecce al proprio arco. Le vittorie evidenziano questo lavoro, che si manifesta anche laddove c’erano dei problemi. Mi riferisco per esempio ai rimbalzi e in generale alla difesa. Ma i progressi, nonostante la sconfitta, si erano già visti contro Trapani».

La domanda che in tanti si fanno è se gli 8 punti di scarto in classifica tra Cantù e Trapani siano “reali”. C’è così tanta differenza? Costacurta ha un’idea chiara: «Guardo gli scontri diretti: siamo stati gli unici a batterli, al ritorno pur perdendo siamo riusciti a limitarli in tanti aspetti ma ci sono stati errori ed episodi che hanno spostato la partita verso di loro. Quindi vedo un grande equilibrio. Ma è chiaro che il campionato stia dicendo altro: il loro record di 14 vittorie consecutive è la prova che Trapani sia una squadra di qualità, gli 8 punti di scarto si sono formati in questa serie positiva. Ed è un segnale chiaro del grande campionato che stanno disputando».

«Occhio, Rieti è in fiducia»

Impossibile non dare uno sguardo al futuro, non solo immediato: «È un’avventura lunga, ai playoff mancano 13 partite. Ora abbiamo due trasferte dure, la prossima a Rieti non va assolutamente sottovalutata. Parliamo di una squadra composta da ottimi italiani e due stranieri di valore come Johnson e Hogue. E sono in fiducia: hanno vinto cinque delle ultime sei sfide e quando hanno perso l’hanno fatto di due contro Cremona».

«Ci aspetterà una bella battaglia - avverte nella chiosa -: sarà determinante l’approccio visto nell’ultima trasferta a Torino».

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