De Nicolao accelera: «In Serie A ci vuole ritmo»

Intervista «A me piace far correre la squadra, chi è arrivato sembra predisposto a un ritmo più alto. In A serviranno letture più veloci»

Cantù

«Io capitano? Niente gare, dualismi o competizioni per questo ruolo». Parte con un appello Andrea De Nicolao. Meglio dire una richiesta. O una speranza. Il play, 34 anni, alla sua seconda stagione consecutiva con la maglia della Pallacanestro Cantù è pronto per riprendersi la serie A, lasciata un anno fa da capitano della Reyer Venezia, quando ha accettato la proposta di Cantù. Missione compiuta, la serie A è stata conquistata. Ora, servirà difenderla con tutte le energie.

Ora, con il resto del gruppo, lavora a gran ritmo al PalaPrealpi di Seveso. Pochi allenamenti nelle gambe, ma sufficienti per ottenere le prime buone impressioni: «Tutto precede bene, anche se abbiamo fatto una settimana sola di lavoro. Vedo grande disponibilità e impegno da parte di tutti. Aspettiamo anche che arrivi Ballo, ma le sensazioni sono positive se è passato davvero poco tempo dal raduno. Stiamo lavorando tanto con il preparatore. E sabato vedremo il primo test: l’obiettivo è arrivare alla prima di campionato nella miglior condizione di squadra possibile».

Ha cambiato squadre e gruppi. Ma, specialmente chi come lui organizza il gioco in campo, dev’essere attento alle qualità dei compagni. Ed è anche su questo che si sta focalizzando “Denik”: «A parte Sneed, che conoscevo per averlo affrontato contro Brindisi due anni fa, gli altri americani non li avevo mai visti. Per quello che sto osservando, apprezzo i loro pregi e i loro difetti: la cosa importante, ora, è mettere nel calderone tutto. Solo così si può creare e costruire una chimica di squadra».

De Nicolao ritrova la A. Così come Cantù: «Il ritmo è molto più alto e questa è la prima cosa che cambierà rispetto alla A2. Servono, e ci sono, giocatori più atletici e rapidi sul campo: correremo molto di più. A me piace far correre la squadra, chi è arrivato sembra predisposto a un ritmo più alto. Con un ritmo più alto, in A serviranno letture più veloci: c’è meno tempo per pensare, serve essere pronti a fare la scelta giusta al momento opportuno».

Riccardo Moraschini sembra essere il capitano in pectore ma, finché la decisione non sarà comunicata, sulla carta anche De Nicolao resta in lizza per esperienza e personalità: «In tutta sincerità, l’ho sempre fatto volentieri e se club o allenatore me lo chiedono, sarei pronto a rifarlo. Non mi piace tanto questa storia del ballottaggio: mi auguro e spero che sia già stato deciso. Non dev’essere una gara, che non fa bene a nessuno. Dobbiamo solo costruire, le priorità devono essere altre. Per esperienza, dico che sarebbe meglio per tutti, perché si deve partire tutti con le idee chiare». Che serie A aspettarsi? «Non vedo squadre “materasso”, tutte mi sembrano competitive. Cantù compresa, ovviamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA