( foto butti)
Basket Il play di Cantù domenica sarà il grande ex: «Percorso bellissimo grazie a una mentalità vincente, ma loro giocheranno in Coppa e noi ci proveremo»
cantù
Andrea De Nicolao e Reyer Venezia, sette anni di storia e di vittorie. Solo all’ultimo anno del “settennato” è stato capitano, ma il play fa già parte della storia dei veneziani: 380 presenze per lui, secondo assoluto dietro Michael Bramos (389), 648 assist che lo issano al primo posto all time del club in questo fondamentale.
Non solo presenze e assist: con la prossima avversaria di Cantù, De Nicolao ha vinto 1 Fiba Europe Cup nel 2017/18, uno scudetto nel 2028/19 e una Coppa Italia nel 2020.
Insomma, non sarà una partita come tante per il play canturino: «No di certo, perché a Venezia c’è stato un bellissimo percorso. Negli anni si è costruita una mentalità vincente: grazie a un gruppo che negli anni ha dato solidità, la società ha toccato i massimi livelli della sua storia. Per me e per chi c’è stato, è un qualcosa di indelebile nella nostra carriera e nella nostra vita».
Con un allenatore speciale in panchina come Walter De Raffaele: «Sono periodi che tutti si augurino di vivere. Bello anche rendersene conto e noi l’abbiamo vissuta molto bene. Il coach, il gm Federico Casarin e il patron Luigi Brugnaro sono stati gli artefici di quegli anni gloriosi: hanno creato una mentalità vincente e un modo di lavorare che ha anche fatto scuola, perché tanti club si sono poi ispirati a Venezia».
E, domenica per un paio d’ore, le strade di “Denik” e Venezia si incroceranno nuovamente al PalaTaliercio per Venezia-Cantù: «La squadra è ancora di assoluto valore, io l’ho piazzata in tempi non sospetti alle spalle di Milano e Bologna, alla pari con Brescia. Come approcciarsi? Bisogna riuscire ad affrontare queste partite provando a crearci un’opportunità».
De Nicolao spiega il concetto: «Ma i dire “non la vincerò mai”: quando sei in campo e hai l’opportunità del colpaccio, il segreto è giocare a mente libera. E la sorpresa può sempre scapparci, come quando Cremona ha vinto a Bologna. Giovedì poi giocheranno in Coppa, magari... Noi comunque ci proveremo».
Cantù è in crescita? «Come ho detto, siamo una squadra giovane, alle primissime esperienze. Sì, siamo in crescita e lo saremo fino alla fine dell’anno. Prendete Ballo: sta capendo dov’è, ha bisogno del suo tempo, come tutti. E si migliora solo attraverso le sconfitte».
Qualche rimpianto per la sfida contro Bologna? «Forse si poteva fare qualcosa di più, ma sono tutti insegnamenti, ci devi passare per forza. Mantenere l’ambiente positivo e sereno è la prima cosa da fare: siamo una buona squadra, certamente non scarsa, a cui serve tanta fiducia, Lo dico a ragion veduta, da come lavoriamo in palestra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA