
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Domenica 27 Luglio 2025
Desio decimo anno: da Metta al Covid, che storie
Storia Dieci anni di sfide, pienoni, ma anche di clamorosi vuoti. Vuoti per una A2 che ha entusiasmato soprattutto nei playoff
Cantù
Dieci anni di Cantù al palazzetto di Desio. Prima PalaBancoDesio, ora PalaFitLine. Dieci anni di serie A e A2 che, se tutto andrà come previsto, andranno a compimento al termine della prossima stagione nella massima serie. Perché poi, nel futuro di Pallacanestro Cantù, ci sarà l’Arena di Corso Europa, la cui inaugurazione è prevista a ottobre 2026.
Dieci anni di sfide, pienoni, ma anche di clamorosi vuoti. Vuoti per una A2 che ha entusiasmato soprattutto nei playoff, vuoti per la pandemia e le sue pesantissime restrizioni sull’accesso agli impianti sportivi non appena si è tornati un attimo a respirare. E vuoti anche per scelta, come quando gli Eagles – sempre per la pandemia – decisero di disertare la prima stagione di Cantù in A2.
Ma il legame di Cantù con il grande impianto di Desio – 6.500 spettatori al massimo della sua capienza, difficile quindi da riempire – nasce ben prima del campionato. Bisogna infatti tornare ai tempi dell’ultima grande Cantù dell’era Cremascoli, quando fu costretta a traslocare a Desio per le partite di Eurolega. Il vecchio Pianella non poteva soddisfare i criteri minimi di capienza e sicurezza: la dirigenza si guardò in giro e Desio era la casa giusta per Cantù in Europa.
Le grandi sfide contro Real Madrid, Fenerbahce, Barcellona Maccabi Tel Aviv e Bilbao sono andate in scena lì. Dal 2011 al 2013, è stata la casa europea di Cantù. Ma poi divenne casa anche per il campionato. Desio ospitò qualche partita nel 2012/13, mentre nel 2015 si giocarono lì due derby consecutivi. C’era l’esigenza di aumentare la capienza, per la presenza di Metta World Peace: l’ex star Nba volevano vederla all’opera tutti, il Pianella non bastava più. E fu così che l’allora PalaBancoDesio ospitò prima la sfida contro Milano – con Cantù in maglia “legno” – e, pochi giorni dopo, un’altra sfida interna contro la Vanoli Cremona.
Ma l’impianto brianzolo diventò una necessità negli anni successivi. Era il 2016 quando si decise il trasloco. Il vecchio Pianella aveva bisogno di interventi per poter ospitare la serie A e il patron Dmitry Gerasimenko si era messo in testa di ristrutturarlo. Quindi, tutti Desio. Temporaneamente, si disse allora.
In realtà, da allora - era la stagione 2016/17 - Cantù non si è più mossa, rinnovando la convenzione periodicamente. Questa, incrociando le dita, sarà l’ultima stagione in trasferta perenne. Nel frattempo, è diventata una seconda casa per i tifosi canturini. Necessaria, ma non amatissima. Desio ha ospitato gli ultimi playoff in A, ma anche la stagione della retrocessione. È stato il palcoscenico delle mancate promozioni, ma ha saputo diventare “catino” per il ritorno in A contro Rimini, con oltre 6 mila spettatori. Ma, con un’Arena che cresce a vista d’occhio, il cuore pulsante del tifo tornerà presto in città.
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