Disastro palle perse, Cantù penultima. Ma è super a rimbalzo

Basket Sono i dettagli spesso a fare la differenza e la S.Bernardo lavora anche sulle classifiche di squadra

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In serie A, la differenza la fanno i dettagli. Lo dicono da sempre coach Nicola Brienza, l’ha ribadito il general manager Sandro Santoro. Non è passata inosservata, in questa prime partite – anche in quelle in casa in cui pure Cantù ha vinto – una certa tendenza all’errore gratuito.

Alla classica palla persa per disattenzione o, come si è detto, un po’ di superficialità. Errori a cui magari in A2 si poteva rimediare, ma che in A diventano spesso e volentieri due o tre punti subìti.

Le voci peggiori

Cantù non può permetterselo e serve un’inversione in tendenza in questi dettagli, che poi dettagli non sono. L’idea è, in primis, abbassare la media che mette Cantù tra le peggiori alla voce “palle perse”: la S.Bernardo è al penultimo posto, con una media di 15.4 a partita. Solo Trieste fa peggio, con 15.5.

Solo a Varese, Cantù ne ha perse 11 nel secondo tempo, segno che l’attenzione sia scemata con il passare dei minuti nel derby perso a Masnago.

Praticamente dall’inizio, Brienza pone l’accento su questo fattore. Sottolineando anche quanto si complicato allenarlo: un conto è la concentrazione in un ambiente asettico come può essere la palestra di allenamento di Seveso, un altro conto è un’arena – magari in trasferta – piena di adrenalina e di tifo ostile.

E attenzione, perché oltre a tutto quello che si conosce della prossima avversaria di Cantù a Desio, la scudettata Virtus Bologna – vale a dire qualità, pericolosità, lunghezza del roster e blasone -, le “V Nere” sono tra i team più svelti ed efficaci proprio nel recuperare palla: 7.4 a partita, quarto posto in questa classifica dominata da Trapani con 8.6 palle recuperate a partita.

E una palla persa, magari, vanifica quanto di buono fatto in difesa. Perché le stesse statistiche di squadra raccontano l’ottima resa di Cantù a rimbalzo. La S.Bernardo è infatti la seconda migliore della serie A con 40.3 a partita, alle spalle di Udine, che ne strappa 40.5. Anche scorporando il dato, il risultato non cambia: 28.1 i rimbalzi difensivi (Venezia prima con 28.5), quarto posto in quelli offensivi (12.1).

La cosa curiosa è che la capolista Virtus Bologna, prossima avversaria di Cantù a Desio, è ultima alla voce “rimbalzi”, prendendone in media quasi 8 in meno rispetto a Cantù, con 32.5 a partita.

Gli assist della Virtus

Ma se Bologna è al vertice della classifica, un motivo ci sarà. La squadra di coach Ivanovic, per esempio, primeggia nella graduatoria degli assist: 21.9 a partita, con vari interpreti perché nessuno primeggia a livello individuale in questa classifica.

E quel secondo posto nella valutazione – 104.9 di squadra – fa capire esattamente quanto gli emiliani siano una squadra competitiva e poco avvezza all’errore.

Ma, come si dice, i numeri e i pronostici possono essere sovvertiti con una partita al limite della perfezione.

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