È il “Bianchini-Day”: «Ha avuto capacità e coraggio di critica»

Cagnardi: «Spero di fargli vedere una squadra che gioca un bel basket, perché lui è anche un esteta»

È arrivato il momento del “Bianchini-Day”, ideato e organizzato dalla Lega Nazionale Pallacanestro. Stasera alle 17.30 il PalaTiziano di Roma renderà omaggio al grande tecnico che così tanto ha inciso nella storia sportiva di Cantù e Virtus Roma negli anni ’80. Bianchini sarà l’ospite d’onore della gara tra Luiss e S.Bernardo-Cinelandia.

La sfida tra Roma e Cantù mette assieme due delle città che hanno caratterizzato la traiettoria professionale dell’allenatore, capace di portare, nel volgere di pochi anni, l’accoppiata scudetto-Coppa dei Campioni in Brianza (1981-1982) e poi replicare l’impresa alla guida di Roma (1983-1984). La cerimonia di premiazione ha attirato anche la Rai, che coprirà l’evento. La premiazione di Bianchini si svolgerà nel prepartita, in diretta su RaiSportHd (collegamento dalle 17.15), in chiaro sul canale 58 del digitale terrrestre e in simulcast streaming su RaiPlay.

Valerio Bianchini, 80 anni, è stato un allenatore che ha inciso profondamente nella pallacanestro moderna, diventando uno dei punti di riferimento per generazioni di tecnici.

Anche Devis Cagnardi ha voluto rendere omaggio al “Vate”: «Bianchini è una figura storica, un’eccellenza a livello tecnico e per i grandi risultati. Ma la sua intelligenza, la sua cultura non confinata al sistema sport, questo suo saper spaziare in vari ambiti sono aspetti che mi hanno sempre incuriosito».

Coach, comunicatore, filosofo, Bianchini non è mai stato banale nella sua vita: «Lui sa sconfinare dalle abitudini dello sport. Ha mixato sport e idee, con capacità e coraggio di critica: ben vengano persone come lui. È una giornata giustificata da tutto quello che lui ha dato al movimento in tutti questi anni».

Anche il coach di Cantù, quindi, con la sua squadra farà parte dell’ingranaggio di questa celebrazione: «Sono orgoglioso di esserci in questa giornata. Perché la storia di Bianchini parte da Cantù, è questo per me è motivo di grande orgoglio. Spero di poter scambiare qualche parola con lui. E spero anche di fargli vedere una squadra che gioca un bel basket, essendo lui un esteta di questo sport».

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