Eagles niente trasferte: «Il protocollo resta inutile»

Il caso Dopo il dramma di Rieti con l’autista ucciso da un sasso, se ne discute anche a Cantù

Cantù

Il mondo del basket e dello sport sono ancora scossi per la tragica scomparsa di Raffaele Marianella, l’autista del pullman dei tifosi di Pistoia colpito a morte da un mattone scagliato da un ultras della Sebastiani Rieti dopo la partita di A2. Una vicenda che ha ripercussioni anche a Cantù e in tutte le tifoserie organizzate. Molte delle quali – Eagles compresi – hanno immediatamente preso le distanze dal gesto, stigmatizzandolo pubblicamente. Ed è molto probabile che, ammesso che fossero in corso ripensamenti sulle modalità di attuazione del nuovo “protocollo” che regola le modalità di vendita dei biglietti per le trasferte nei settori ospiti nei palazzetti di serie A, A2 e B nazionale di basket, ora sulla questione non ci sarà alcuna marcia indietro.

Ma le prese di posizione nel mondo ultras, sul tema, non cambiano. A Cantù la contrarietà è stata, ed è, totale. Espressa con l’assenza di tifosi a Trento, striscioni (“No al protocollo”), cori e una curva vuota per dici minuti contro Reggio Emilia. «L’inutilità del protocollo è purtroppo confermata anche da questa tragedia – spiega Francesco “Juary” Morabito, leader degli Eagles -: non si può controllare ciò che avviene lontano dal palazzetto. Si vogliono limitare le presenze nelle curve ospiti, ma questo episodio è avvenuto a molti chilometri dal palazzetto».

La contestazione proseguirà. Molte curve di serie A diserteranno le trasferte – gli Eagles domenica non andranno a Brescia -, non ci saranno cori o striscioni nel prossimo turno contro il protocollo in segno di rispetto nei confronti della famiglia e dei cari dell’autista scomparso, come già avvenuto lunedì nel posticipo tra Bologna e Cremona.

Intanto, il mondo del basket reagisce. L’Ufficio della Procura federale ha aperto un fascicolo di indagine chiedendo al Tribunale federale che, fino al termine delle indagini, assuma in via d’urgenza il provvedimento cautelare di far disputare le gare casalinghe della Sebastiani Rieti a porte chiuse. Inoltre, salta anche lo scrimmage amichevole tra la Nazionale – con il canturino Leo Okeke – e Rieti che oggi avrebbe dovuto concludere il miniraduno organizzato dal ct Banchi a Roma. L’invito, in questo momento, è alla riflessione: «Tutte le componenti devono lavorare insieme per educare i nostri appassionati ad un tifo sano, sviluppando una cultura capace di valorizzare al meglio i valori dello sport ed isolando quei pochi che rischiano di sporcarne la immagine», ha critto la Legabasket in una nota ufficiale

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