Green sa già cosa deve fare. Anche al fianco di Bortolani

Doppio ruolo per il nuovo acquisto di Cantù. E convivenza con gli altri tre piccoli Doppio ruoloper il nuovo acquistoE convivenzacon gli altri tre piccoli

La tattica

Cosa debba fare Erick Green a Cantù è piuttosto chiaro: mettere a disposizione la gigantesca esperienza consolidata in anni di pallacanestro ad altissimi livelli. Su questo non ci piove. L’Acqua S.Bernardo l’ha preso per quello: fosforo e punti.

E cosa non dovrà fare? Una su tutte, per non sbagliare. Non risultare ingombrante per Giordano Bortolani, il talento sul quale la società ha investito tanto, e non solo in aspettative. Come? Partendo da dietro, buono buono. Badando a non mettere troppa pressione al messinese e men che meno instillandogli dubbi.

Non dovrebbero esserci problemi di sorta. Il trentaquattrenne play guardia è troppo scafato per cadere nel tranello. Ha parlato a lungo con il suo agente, con Nicola Brienza e con Sandro Santoro. Tutti e tre gli hanno spiegato al meglio il “chi fa cosa” all’interno della squadra, quindi il concetto è già noto.

Andrà a prendersi minuti nei due ruoli, sapendo della quota dalla quale partiva Jordan Bowden e interscambiandosi anche con Jacob Gilyard e Andrea De Nicolao. Non sono escluse, anzi avanzeranno sempre di più, combo con Bortolani o con uno dei due registi.

La speranza, manco a dirlo, è che Green possa anche diventare quel go to guy che fino a questo momento della stagione è sempre mancato alla squadra. Diventerebbe,in un attimo, l’arma in più di questo gruppo.

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