
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Lunedì 16 Giugno 2025
La grande festa in Piazza Garibaldi: emozioni, lacrime e promesse
Tifosi Scene da un bagno di folla - c’era tutta piazza Garibaldi piena zeppa - per partecipare alla festa della Pallacanestro Cantù
Cantù
Il lato emotivo è nelle lacrime di commozione di Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù, che arrivano dopo quattro anni di attesa per la serie A, mentre gli Eagles e tutta la piazza gli cantano: “C’è solo un presidente”. Quello sportivo, nel guanto di sfida urbi et orbi lanciato dal general manager Sandro Santoro: «In serie A resteremo da protagonisti: questa è la promessa».
Due volti della Pallacanestro Cantù presente e futura. Scene da un bagno di folla - c’è tutta piazza Garibaldi piena zeppa - per partecipare alla festa della Pallacanestro Cantù - ieri, dalle 18 alle 19 circa - per la promozione dalla serie A2 alla serie A. Ci sono i ragazzi del Pgc Cantù in prima fila. Sul maxischermo: la diretta per l’arrivo del bus, con squadra e coppa. Quindi, la levata di tamburi degli Eagles. Le bandiere biancoblu a sventolare nell’afa.
Presenta Michele Pedrotti, commentatore di Eurosport per il basket. La festosa carrellata inizia con il sindaco di Cantù Alice Galbiati: «Grazie a questi ragazzi che hanno lottato su ogni palla, grazie a coach Nicola Brienza che ci ha messo l’anima». Nuova Arena: «Si guarda al futuro. Nel 2018, Pallacanestro Cantù rischiava il fallimento, invece uomini canturini ci hanno messo la faccia e hanno creduto nella nostra gloriosa squadra».
Tocca ad Allievi. Ai tifosi: «Sono commosso perché il vostro sostegno è stata la cosa più importante. Ce la metteremo tutta per darvi le più grandi soddisfazioni possibili». Sale il Cda. Il vicepresidente Sergio Paparelli sfoggia la sciarpa da ultrà con la scritta “Milano ti odio”, e tutti si esaltano. Al suo fianco, l’altro vice Angelo Passeri. E Antonio Munafò, fondatore Pgc e presidente di Cantù Arena. C’è anche Antonio Biella, direttore generale di Acqua San Bernardo, il title sponsor: «Quando eravamo con il culo per terra, l’unico che ha bussato alla porta è stato lui», dice pubblicamente Allievi.
Sul palco anche Andrea Mauri, amministratore delegato di Cantù Next e di Cantù Arena. Quindi coach Nicola Brienza. Che prova a trattenere la commozione: «Estremamente emozionante essere qui, la gratificazione di mesi belli difficili - dice - L’anno prossimo dobbiamo fare una grande stagione, dobbiamo mantenere la categoria per fare un esordio come giusto che sia nel palazzetto». Quello nuovo, atteso in corso Europa per il 2026. Ringrazia lo staff tecnico: «Michele Carrea, il principe; Mattia Costacurta, il democristiano; Matteo Cara, l’equilibratore».
Ecco tutta la squadra. Fabio Valentini lancia il coro del ritorno in A che ora si è realizzato. Dustin Hogue pronuncia secco un “we are champions”. Infine il capitano, Filippo Baldi Rossi, porta la coppa sul palco. E grida un politically correct “come cacchio si fa a tifare Cantù”, vista la presenza dei tanti bimbi. Per poi confessare: «Siamo in hangover da 48 ore, ci stavamo preparando per gara 4... Piccolo remember: siamo in serie A». Impossibile ricordare tutti i ringraziati. Sono tutti per uno: per la Pallacanestro Cantù.
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