Le tifoserie di basket compatte. Un coro di no per il protocollo

Una manifestazione pacifica per ribadire la totale contrarietà al protocollo già in vigore per le partite di basket, dalla serie A alla B Nazionale. Le tifoserie di serie A si sono ritrovate domenica, nel parcheggio del Forum di Assago – dove si stavano svolgendo le finali di Supercoppa – per ribadire il proprio “no” al pacchetto di regole che il Ministero dell’Interno ha studiato per limitare episodi di violenza e scontri tra tifosi e forze dell’ordine, in occasione delle partite di pallacanestro.

Si tratta di un protocollo che prevede lo stop alle vendite dei biglietti nominativi alle 19 del giorno antecedente la partita, biglietti peraltro acquistabili solo in determinate ricevitorie. Si vorrebbero evitare episodi come quello avvenuto a Rimini, in un bar, prima di Rimini-Forlì dei playoff di A2 dello scorso anno, sfociato in una rissa tra tifosi. Una partita per cui, per inciso, erano in vigore già queste restrizioni.

Per i numeri contenuti che il basket muove e per le poche occasioni di scontro, le tifoserie chiedono fondamentalmente che il protocollo venga ammorbidito, se non addirittura cancellato. Gli Eagles erano presenti a Ravenna per la Supercoppa Lnp e, anche domenica, al Forum e al PalaFrancescucci per far valere i propri diritti di tifosi.

«Non siamo qui a chiedere impunità ma il rispetto delle libertà dei tifosi di basket», hanno chiesto le curve italiane, pronte a disertare tutte le trasferte. Intanto le istituzioni si sono date appuntamento: organi federali e ministeriali riparleranno presto dell’argomento. Il tempo stringe: sabato comincia il campionato con l’anticipo Trapani-Trieste.