(Foto di Gorini)
Ancora una sconfitta lontano da Desio per l’Acqua S.Bernardo: ed è una scoppola
Chiamiamolo pure mal di trasferta. Ma è incredibile se si pensa che, stavolta, l’Acqua S.Bernardo è riuscita a rianimare il Banco di Sardegna Sassari, fino prima della gara senza vittorie e peggior attacco della stagione.
Invece di punti ne ha segnati eccome (è finita 100-84), la squadra guidata temporaneamente dall’ex Max Oldoini. Dall’altra parte i biancoblù di gioco in difesa ne hanno fatto poco e male, mentre l’attacco ha funzionato quel che basta solo nel terzo quarto.
Male, dunque, molto male.
La cronaca.
Primo tempo terrificante per l’Acqua S.Bernardo che, se è vero che un po’ resiste nel quarto iniziale (27-20), è nel secondo che letteralmente sbraca. Alzando bandiera bianca davanti alla voglia di vincere della Dinamo.
Inquietante l’atteggiamento difensivo: quando non subisce canestro, la squadra di Brienza concede secondo e terzi tiri ai padroni di casa. In attacco è un delirio, ovviamente in senso negativo.
Che dire? Niente. Parla da solo il tabellone, al 20’: 55-37. Con una proiezione da 110 punti finali per il quintetto di Oldoini.
Piove anche nella ripresa. Anzi, a un certo punto tira burrasca. Lo testimonia il -26 (67-41 al 25’) dello sprofondo biancoblù. Meno male che il Banco di Sardegna molla un po’ il colpo e i dolori sono un po’ meno, man mano che passa il tempo.
All’ultimo intervallo si va sul 73-60, vuol dire che Sassari ha dimezzato il vantaggio. Oppure che Cantù ha dimezzato lo svantaggio. Merito ovviamente delle più alte percentuali al tiro, specie da due.
Ci prova Bowden a riportare sotto la S.Bernardo con 6 punti di fila, ma la Dinamo non molla (85-68 al 33’). 87-72 è il parziale sul quale si aprono gli ultimi cinque minuti di gara: una sorta di “vorrei, ma non posso” dei canturini che, ogni volta che provano ad avvicinarsi, vengono regolarmente respinti.
E la vittoria del Banco di Sardegna, la prima del campionato, si materializza qui, con Johnson e Marshall che fanno a fette la difesa canturina e chiudono la sfida.
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