Mauri: «Cantù pronta alla grande sfida»

Intervista «Con l’inizio della nuova stagione, chiudiamo il piano industriale 2023/25. Per noi che arriviamo da lì, non una cosa banale»

Cantù

Era solito dire l’immenso Gianni Corsolini, superbo dirigente della grande Cantù: «Il futuro ha radici antiche». Lo sa bene Andrea Mauri, nel suo triplice ruolo apicale in Pallacanestro Cantù (consigliere), Cantù Next (amministrore delegato) e Cantù Arena (ad). Per guardare avanti, bisogna sapere da dove si arriva.

Prima della prima dopo il ritorno in A è il momento migliore per fermarsi qualche minuto. Per guardarsi indietro e puntare dritti al domani.

Mauri, ci dica, da dove si arriva?

Posso innanzitutto dirvi dove siamo. Con l’inizio della nuova stagione, chiudiamo il piano industriale 2023/25. Per noi che arriviamo da lì, non una cosa banale. Anzi, la chiusura di un cerchio iniziata dal vecchio piano, quello 2020/23.

Cosa possiamo dire?

Di aver raggiunti diversi obiettivi. Chiaramente quello sportivo, con il ritorno in A. E poi quelli societari, che ci permettono di sostenere la parte sportiva stessa. Penso al legame fortissimo con Cantù Arena, con un progetto ormai a compimento e con la crescita nel budget, così come c’eravamo prefissati.

Aver raggiunto gli obiettivi, in soldoni cosa significa?

Essere passati, tanto per capirsi, da 12 a 140 sponsor e dai tre milioni di budget del 2020 ai quasi sei dell’attuale stagione.

Dati davvero significativi...

Si aggiungono a un’implementazione della struttura societaria, contemporanea all’arrivo di Cantù Arena e con le due realtà che sempre più si stanno integrando. Posso dire, alla vigilia del campionato, che il lavoro “lato uffici” è stato completato. Adesso tocca a noi.

Come?

Con la creazione di un nuovo piano industriale. Il terzo della nostra era. Andrà dal 2026 al 2028. Sarà il più complesso e delicato, ma sicuramente il più bello. L’Arena, il novantesimo del club e un cambio di passo che ci porteranno, ne sono sicuro, in un’altra dimensione.

E la curiosità aumenta...

Anche all’esterno si cominceranno a intuire visione e cambiamento. Gli stessi che ovviamente condivideremo con il consiglio per poi farci trovare pronti ad aprile/maggio dei prossimi anni.

Il tifoso comune e l’uomo della strada, a questo punto, si chiederebbero con quali ricadute effettive...

Ovvio, l’intenzione è quella di rinnovare gli obiettivi sportivi, affinché siano un po’ più alti. Lo stesso vale per il posizionamento all’insù di Pallacanestro Cantù.

Sport, ma non solo. Vero?

Se vi riferite alla parte commerciale, giusto per fare un esempio, andrà ridisegnata. Al momento, infatti, non abbiamo più spazio da vendere sulla divisa, il parterre è al completo e la parte dell’hospitality pure.

Da ciò, quali sbocchi vede?

La struttura, legata ad Arena e ai risultati, ci darà l’opportunità per nuovi servizi. Toccherà essere bravi ad allargare la fan base e a intervenire in maniera ancora più massiccia su tecnologie, social e media. Insomma, cambiare passo. Tenendo Pallacanestro Cantù non solo nei perimetri sportivi, ma che diventi sempre più una piattaforma di intrattenimento.

Pare un progetto più che ambizioso. Ambiziosissimo...

Ma possibile da farsi, anche in virtù della strada intrapresa e grazie a un coinvolgimento sempre più importante di chi c’è stato vicino. Prendete l’esempio di Intesa Sanpaolo, Acinque e Bcc Cantù. A fronte di un contratto già sottoscritto, hanno voluto fare un upgrade importantissimo. Come dimostrato ampiamente nel tempo da Bennet e Acqua S.Bernardo, che sono sempre stati con noi.

C’è insomma da dormire tranquilli.

Anche perché sono felice di annunciare che, tra le new entry a Ford, ci sono due marchi di caratura nazionale come Sicuritalia e Guess. Un ringraziamento va a tutti, ma in special modo al dottor Lorenzo Manca di Sicuritalia, che pure lui ha voluto essere presente sulle maglie che faranno l’esordio domani a Trento. Nell’arco della stagione, poi, saremo in grado poi di inserire altri quattro brand della stessa caratura e per gli annunci ci sarò tempo.

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