
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Martedì 22 Luglio 2025
Mercato Cantù, Riismaa fa da tappo
Basket A L’estone è ancora sotto contratto e per ora sta rifiutando le destinazioni proposte. Blocca un americano

cantù
Nell’immaginario collettivo (e per collettivo intendiamo staff tecnico e direzione sportiva) là, nel ruolo del 3, c’è ancora una X e non la coppia Riccardo Moraschini/Joonas Riismaa. Perché la Pallacanestro Cantù, che ha le idee chiare fin da poco dopo il ritorno in A, sta facendo di tutto per apparecchiare un quintetto con due italiani (Giordano Bortolani e Grant Basile) e tre stranieri (Jakob Gilyard, la X appunto e Oumar Ballo).
Per ora nove senior
Ma c’è una situazione da risolvere. E che al momento fa da tappo, impedendo di chiudere il roster, visto che la coppia formata da Sandro Santoro (general manager) e Nicola Brienza (allenatore) ha già messo sotto controllo nove giocatori, tra quelli che c’erano e chi è arrivato. Non che ci sia fretta, ma l’augurio della S.Bernardo è quello di chiudere il discorso in tempo perché tutti possano essere qui alla partenza della nuova stagione, fissata per Ferragosto.
Il caso riguarda Joonas Riisma, che ha un accordo in essere fino al 2026, ma che - almeno per il momento - non rientra nei piani dell’allenatore. Sembrava potesse andare a Pistoia, ma l’operazione non s’è chiusa. Poi un paio di altre rinunce a squadre di A2 stanno facendo la differenza. Bloccando, di fatto, il mercato canturino, anche perché quello dell’estone di formazione italiana, “firmato” la scorsa estate subito dopo l’uscita di Stefan Nikolic, è comunque uno dei contratti importanti per la categoria.
Ma la società è al lavoro per trovare una soluzione. La più praticabile, al momento, è quella di allungare l’intesa al 2027 e cedere in prestito l’ala piccola, con la promessa di - in caso di buon campionato - potersi risedere a un tavolo l’anno prossimo e verificare la situazione. D’altronde Brienza, che il giocatore ha già allenato in due occasioni, lo conosce molto bene e sa quello che può dare, avendo anche respirato l’aria della A a Brindisi.
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