Moraschini o De Nicolao, a chi i gradi?

Basket serie A Dopo l’addio di Baldi Rossi, un testa a testa per il ruolo di capitano dell’Acqua S.Bernardo Cantù. Sono i giocatori italiani più collaudati e di carisma: Ricky ha dalla sua il numero di presenze, Denik l’esperienza

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Ci risiamo. C’è da scegliere il nuovo capitano della Pallacanestro Cantù. Uscito Filippo Baldi Rossi, i gradi sono rimasti scoperti. Ed è cominciato il casting.

Da un po’ il ruolo è alquanto ballerino. Senza ritornare agli anni di Dmitry Gerasimenko e ai tanti cambiamenti, solo nelle stagioni della serie A2 si è passati da Luigi Sergio con Marco Sodini che con l’infortunio ha lasciato la fascia al suo vice Matteo Da Ros, confermato nel ruolo anche nella stagione di Romeo Sacchetti.

Lo stesso Sacchetti che, nello scampolo di preparazione pre campionato prima dell’esonero, aveva scelto di nominare Filippo Baldi Rossi. E il lungo ora a Verona è stato colui che, dopo l’anno con Devis Cagnardi, ha alzato al cielo Coppa Italia e trofeo del campionato insieme a Nicola Brienza.

Il tempo delle scelte

E adesso riparte la rumba. Escluso che si voglia dare il grado a un americano alla sua prima esperienza in maglia Acqua S.Bernardo (anche i più esperti sarebbero un po’ troppo “too much”), la scelta ricadrà su uno dei cinque italiani. Togliamo a priori dal mazzo Giordano Bortolani che, in realtà, a Cantù non c’è ancora arrivato, difficile si possa scegliere uno tra Gran Basile e Leonardo Okeke, anche per una questione di anagrafe: ballottaggio quindi tra Andrea De Nicolao e Riccardo Moraschini.

Già fatto in Laguna

Indubbiamente siamo davanti ai giocatori più collaudati e di carisma: l’ex Venezia ci è già passato in Laguna, dove non è stato sola la bandiera, ma anche la guida della squadra, mentre Ricky ha dalla sua un maggior numero di presenze con la maglia di Cantù, iniziano ora la terza stagione, anche se la prima è stata solo a metà.

Decideranno a breve il tecnico Nicola Brienza e il suo staff, ma non è nemmeno escluso che il caoch voglia fare un passaggio nello spogliatoio per tastare il polso della situazione. E non sarebbe, nel caso, nemmeno la prima volta di una scelta affidata al gruppo. In assenza di indicazioni della società, solitamente dipende tutto dalla sensibilità della guida tecnica: scegliere in proprio o chiedere il nome ai giocatori.

Moraschini, coetaneo di Baldi Rossi, è ormai pronto per il grande passo, limando magari qualcosina nel rapporto con gli arbitri (ma spesso sono proprio i gradi a regalare nuova responsabilità). Non è da meno De Nicolao, pure lui un ragazzo del ’91: la maturità del play di Camposampiero è fuori discussione, così come la serietà e la reputazione.

Qualunque sia la decisione di Cantù, di certo saremmo davanti a un capitano che conosce il campionato alla perfezione, e anche questo fatto potrà aiutare non poco, nell’anno del ritorno nel basket che conta.

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