Moraschini: «Noi sotto tono. Non abbiamo avuto grinta»

Il capitano: «Non ho visto la cattiveria che c’è stata contro Reggio Emilia, anche nelle difficoltà»

L’importanza delle facce. Che, altro non è che il modo in cui si approccia e si vive una partita. Capitan Riccardo Moraschini, ieri sera non ha visto volti sufficientemente “carichi” e pronti a dar battaglia a una big del campionato come Trapani: «Bisognerebbe cambiare facce e spirito. Tutti sono stati un po’ sottotono e poco concentrati. Non ho vista la cattiveria che invece si è vista contro Reggio Emilia, anche nelle difficoltà. Purtroppo, stavolta ci siamo lasciati andare», il primo commento dell’esperto giocatore canturino.

Al di là dell’aspetto motivazionale, comunque importante, Moraschini individua anche delle lacune tecniche nella sconfitta contro Trapani: «È stata una partita complicata nel secondo tempo, purtroppo ci siamo lasciata andare. Siamo andati in enorme difficoltà: abbiamo sofferto in transizione e Ford, con canestri importanti, ha indirizzato la partita. Dobbiamo fare molto meglio in casa nostra, questa non stata una partita sufficiente».

I problemi principali emersi contro i siciliani di coach Repesa? «La differenza più evidente è nei rimbalzi concessi a loro in attacco, 15 sono troppi. In settimana ce l’eravamo anche detto, loro sono una squadra fisica e atletica e l’attenzione doveva essere raddoppiata. Loro poi sono una squadra che sa cosa deve fare e ha un’identità più marcata della nostra: va detto che siamo ancora in una fase di costruzione e, talvolta, facciamo fatica a fare le cose giuste nel momento giusto. Tutto sommato nel primo tempo siamo rimasti a contatto, non ci siamo mai persi d’animo. Poi la partita è completamente sfuggita di mano».

Nei singoli e nel collettivo è mancata la cattiveria? «Sicuramente è anche un problema tecnico, la partita non si vince solo con l’agonismo e la determinazione, che comunque non devono mancare mai. Io sinceramente non penso che manchi cattiveria, manca però nei momenti giusti, quando andrebbe fatta la cosa migliore».

E questo provoca un po’ di mal di pancia al capitano: «Peccato, avevo visto passi avanti contro Reggio Emilia, ma era il minimo dopo il -40 di Trento. Ma ho rivisto le stesse facce della prima giornata nel secondo tempo. Sia chiaro, ognuno vive a suo modo le partite, spesso capita anche a me di non avere l’atteggiamento giusto. Ci tengono tutti alla squadra, ma serve “sbattersi” di più: siamo tutti nuovi, siamo in costruzione, dobbiamo miglioramento sotto questo aspetto».

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