
( foto Butti)
Leonardo continua ad allenarsi «Un piacere lavorare con lo “zio” Sam: per me è un genio. Il club ha riposto tanta fiducia in me e io sto cercando di ripagare tutti al meglio»
BASKET
Chi è rientrato alla base, chi è partito le vacanze. E c’è chi è rimasto in palestra a lavorare, anche dopo la “sbornia” emotiva della promozione. Del gruppo degli italiani di Cantù, Leonardo Okeke è di sicuro il più stakanovista: con il preparatore Roberto “Sam” Bianchi, praticamente non si è mai fermato dopo la magica notte contro Rimini. Perché per la serie A, non si può lasciare nulla di intentato.
«È vero, andrò presto in vacanza, una settimana giusto per staccare la spina, ma dopo la promozione ho continuato il mio percorso con “zio” Sam: lavorare con lui è un piacere. Lo considero un genio: mi ha rimesso in piedi bene dopo l’infortunio, si prende cura di me e ha espresso il piacere di lavorare con me. Voglio dimostrare di essere tornato al 100%».
Del resto, il suo ormai vecchio, ma grave infortunio all’anca è superato, ma l’inattività forzata è stata lunga.
Ora però guarda con fiducia alla ritrovata serie A. Per lui, che l’aveva appena appena accarezzata nella breve esperienza a Varese, e per Cantù: «Assolutamente sì, sono molto carico. Non vedo l’ora di tornare ad allenarmi con i nuovi e i vecchi compagni. Sono molto fiducioso, penso che il prossimo campionato ci regalerà bellissimi momenti. Mi aspetto una stagione bella almeno come quella appena finita, se non di più».
Parole che suonano come un autentico inno all’ottimismo: «Credo davvero in questa Cantù, sicuro che riusciremo a posizionarci bene. Ovviamente, niente ci verrà regalato. Ma se non mancheranno testa e abnegazione, sono sicuro che ai playoff ci arriveremo».
Per il lungo monzese, di origini nigeriane, è stata la stagione del riscatto, spesso preferito a Possamai nella composizione del roster - una costante ai play off - e utilizzato con un buon minutaggio da coach Brienza. Quella che verrà, dovrà essere la stagione della consacrazione: «Cantù ha riposto tanta fiducia in me e sto cercando di ripagare tutti al meglio. Sono tranquillo: sto lavorando per dimostrare di essere un giocatore competitivo in A, sono molto carico. La squadra? Ci sono stati addii importanti, la A ce la siamo meritata tutti: sono giocatori a cui voglio bene e a cui sono riconoscente. A però volte ci sono partenze che fanno male: si va avanti».
Bilancio personale? «È stato un anno di rinascita per me. Venivo da un infortunio serio, ma la società mi ha messo a disposizione tutti gli strumenti per rimettermi in moto. Alti e bassi ci sono stati, ma penso sia normale dopo tanto tempo senza giocare. I compagni hanno imparato a fidarsi di me, coinvolgendomi nel gioco. E quando la squadra è stata finalmente al completo, io sono entrato liscio liscio nei vari giochi».
Infine, una promessa per la A: «Voglio continuare a dare il gas che ho messo finora. La serie A sarà dura, ci sarà da sudare tanto in palestra. Ma lavorando duro, singolarmente e di squadra, gli obiettivi si raggiungeranno tranquillamente».
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