Pallacanestro Cantù, pacchetto italiani di lusso

Mercato La Pallacanestro Cantù ha completato la composizione del proprio pacchetto di giocatori italiani.

Cantù

Con l’annuncio ufficiale - comunicato nella giornata di domenica - della prosecuzione del rapporto con Grant Basile, la Pallacanestro Cantù ha completato la composizione del proprio pacchetto di giocatori italiani.

Ci riferiamo, naturalmente, ai cinque senior che si uniranno ai cinque stranieri per comporre il prossimo roster dell’Acqua S.Bernardo al suo ritorno in serie A.

Dunque, coach Nicola Brienza (ri)avrà a disposizione lo stesso Basile, Riccardo Moraschini, Andrea De Nicolao, Leonardo Okeke e l’unica autentica novità, vale a dire Giordano Bortolani.

Coperti tutti i ruoli, con DeNik play, il nuovo arrivato guardia, Morasca ala piccola versatile, il Baso ala forte e Leo centro. Inoltre, i primi quattro sono elementi di ottima qualità per rappresentare gli italiani di una squadra di serie A. Quanto a Okeke - potenzialmente di altissimo livello - andrà invece verificato al piano superiore.

Insomma, i giocatori italiani in maglia biancoblù si presentano con tutti i crismi per costituire una solida garanzia dal punto di vista tecnico e della capacità di saper tenere efficacemente il campo nel massimo campionato.

E un paio di loro, nell’ipotesi di squadra disegnata da Brienza, partiranno in quintetto: Bortolani quale esterno e Basile da “4”.

Ma la considerazione che sovviene, soprattutto, è un’altra: il club brianzolo si è potuto permettere di comporre un pacchetto tricolore particolarmente dispendioso sotto il profilo economico. Alcune avversarie, nella stessa massima serie, i quattrini che Cantù ha impiegato per assicurarsi gli “indigeni” li hanno infatti semmai a disposizione per gli stranieri...

Indirettamente, ciò sta a significare che il budget che si può permettere la società brianzola è veramente significativo perché certo a queste latitudini anche con gli americani non si andrà al risparmio.

Nello specifico, un paio di scommesse ci saranno (e dunque ingaggi meno pesanti), ed è normale, ma tre giocatori solidi, già fatti e di sicuro impatto non mancheranno. E, di conseguenza, con stipendi adeguati al nome e al livello.

La dimostrazione lampante che in quest’ultimo quadriennio, grazie anche agli sponsor locali che dapprima si sono affacciati e poi affezionati alla realtà canturina, ora il club può permettersi di proporre determinati tipi di contratti.

Situazione ben diversa da quella della stagione che aveva portato alla retrocessione, dove c’erano ancora tanti problemi di natura economica ereditati dalla proprietà Gerasimenko e che avevano richiesto del tempo per essere sistemati e appianati.

Va altresì aggiunto, che rispetto all’ultima partecipazione brianzola, il livello del massimo campionato si è decisamente alzato e dunque per essere all’altezza della missione (una salvezza tranquilla, con possibilità di puntare a una media classifica) e proporsi subito competitivi c’era necessità di avere le spalle ben coperte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA