Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Sabato 06 Dicembre 2025
Ripartenza in salita: «Venezia sa correre, dobbiamo frenarli»
Brienza, coach di Cantù: «I giocatori hanno riposato ma anche lavorato cercando di migliorarsi»
Ripartenza da Venezia. Non è certo il porto più comodo a cui approdare, ma per Cantù può anche essere una grande occasione di rilancio. Coach Nicola Brienza ha presentato la partita che, domani alle 17, la S.Bernardo affronterà in Laguna.
Si riparte.
Ripartiamo dopo una pausa proficua. I giocatori hanno riposato ma anche lavorato cercando di migliorarsi e di migliorare le componenti del gioco. Si riparte fortissimo: Venezia è una delle squadre più sorprendenti, non per la classifica, ma per la qualità del gioco espresso. Il Palataliercio è un campo storicamente difficile, ma anche stimolante.
Venezia segna tanto, ma la partita si deciderà in attacco o in difesa?
Vero, proprio per questo il primo obiettivo sarà cercare di rendere la partita più sporca possibile, cercando di farli correre poco. Hanno la valutazione complessiva migliore, quindi si può dar loro fastidio con uno stop difensivo, un rimbalzo in più in attacco, cercando abbassare le loro percentuali. si può fare con sto, un rimbalzo, una percentuale bassa nel tiro da 3. Abbassando i loro numeri, si può competere
Che ambiente deve attendersi Cantù?
Il PalaTaliercio è un piccolo teatro rispetto ai palazzetti classici, forse piccolo per le ambizioni di Venezia, tant’è che stanno costruendo un nuovo impianto. Ha un fascino unico e, quando il pubblico si accende sa creare un gran fattore campo.
A tal proposito, ricorda l’espulsione di Metta World Peace ai playoff contro Venezia?
Ero panchina come vice, ricordo tutto molto bene. Al di là della sconfitta, fu una grande esperienza lavorare con Metta, un autentico campione. Furono bravi i tifosi di Venezia a trovare la chiave per farlo andare fuori dalle righe.
Il test amichevole contro Reggio ha dato indicazioni?
È stata davvero una sgambata, senza valenza per quanto riguarda il punteggio. Non si è giocato per vincere, io e il mio collega Priftis abbiamo provato delle situazioni che ci servivano. Ma è stata un’occasione per tenere il ritmo partita contro un’avversaria di livello, invece del solito 5 contro 5 tra di noi. E abbiamo disputato alcune buone parti di partita.
Il mese di dicembre è sempre importante, cosa si aspetta?
Ahimé le partite saranno importanti e complicate. Venezia, poi Treviso e Milano, tutte sfide dalla grande valenza. Cercheremo di farci trovare pronti più che potremo. Dicembre mese spartiacque? Può esserlo, nella pausa alcune squadre sono cambiate, magari sono peggiorate... Ci potrebbero essere nuovi equilibri rigirati. È comunque un mese in cui si può preparare il lavoro per l’anno nuovo.
Si aspetta un miglioramento contro le difese schierate?
Mi aspetto una crescita generale, in questo rientra anche il gioco a metà campo. Noi in attacco dobbiamo migliorare. Pur producendo già tanti punti, vanno migliorati degli aspetti: questioni tecniche, situazioni di gioco, una crescita individuale di tutti. Tendiamo ancora a perdere qualche pallone di troppo. Sicuramente abbiamo aggiustato i rimbalzi difensivi che ci aiutano in campo aperto e anche in quelli offensivi siamo cresciuti. In particolare, Venezia segna 93 punti di media, noi 80-81: è una forbice ampia, uno step in avanti è necessario.
Che ne pensa degli ex Nikolic e Tessitori?
Nikolic non l’ho allenato purtroppo, ma è sempre un problema doverlo marcare: sono contento che riesca anche in A a ritagliarsi un ruolo importante. Tessitori l’ho conosciuto da ragazzino, ora è uomo di grande esperienza e qualità. Ci sarà lavoro per i nostri lunghi, non solo per via dei nostri ex, ma anche per i loro Usa.
Bowden-Okeke, ci sono novità sui due giocatori?
No, perché non c’è stata la volontà di fare necessariamente dei cambiamenti. Con Bowden stiamo cercando di metterlo nelle condizioni di essere più performante e in lui vedo tanta applicazione. Non ha fatto le sue migliori prestazioni nelle prime partite, ma il tentativo da ambo le parti c’è: speriamo che già da Venezia possa incidere. Okeke fa parte del progetto, non c’è alcun tipo di valutazione sul ragazzo. Come dissi dopo Bologna, parlai subito di lui: nessun problema, sta facendo un percorso di crescita. Non è semplice, è alla decima partita in A: con lui, a suo tempo, si è deciso di fare un percorso.
Sarà una partita speciale per De Nicolao, grande ex di Venezia: potrà incidere?
De Nicolao e Moraschini hanno capito bene il loro compito. Sono stati fin troppo importanti, in almeno due occasioni, e non è un demerito, anzi. Nel caso di “Denik”, stavolta c’è un ulteriore stimolo, dopo sette anni a Venezia è naturale che sia così. Non ne abbiamo parlato, ma so bene cosa si prova a tornare da ex per la prima volta in un posto importante. Ma sono sicuro che, con la sua esperienza e intelligenza, saprà incanalare tutto nella maniera migliore. Magari sarà proprio lui il fattore per superare Venezia.
L.Spo.
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