Segnale forte Ballo: «Ho fiducia in Cantù»

Basket serie A Il rookie canturino ha siglato un’ottima prestazione contro Bologna: 23 punti e 10 rimbalzi

cantù

Finalmente, Oumar Ballo. Non che prima non ci fosse pervenuto, anzi. Ma, contro la Virtus Bologna, sebbene Cantù sia stata sconfitta in casa dalla capolista del campionato, il centrone maliano (213 centimetri) ha messo a segno una “doppia doppia” pesante: 23 punti e 10 rimbalzi, equamente divisi tra difensivi e offensivi. Con un interessante 27 di valutazione che spiega bene la prova a tutto tondo del lungo canturino.

Impossibile non notarlo: con la sua stazza riempie l’area, ama la giocata spettacolare cercando spesso la schiacciata. E, sempre contro Bologna, ha dato una sferzata alla statistica dei tiri liberi, un tallone d’Achille: 7 su 8, per una media stagionale del 48%.

Segnale forte

Ballo ha dato soprattutto un segnale forte di presenza sotto canestro, finalmente ben servito dai compagni: «Sono contento – dice il giocatore - di aver giocato una buona partita. Ma sarei stato più felice e soddisfatto se fossimo riusciti a trovare un modo per vincerla». E spiega come si sia arrivati a una performance di questo livello: «È normale per un rookie avere bisogno di un po’ di tempo per adattarsi allo stile di gioco europeo e prendere confidenza con il ritmo di questo tipo di basket. Sto iniziando a capire molto meglio lo stile di gioco ora e mi sto adattando rapidamente». Per la sconfitta interna contro la Virtus, pochi rimpianti. Ma certamente qualcosa in più la squadra avrebbe potuto farla: «Sicuramente avremmo potuto evitare di fare alcuni errori in alcuni momenti e magari avremmo potuto mettere più in difficoltà Bologna. Siamo una squadra giovane ed era la prima volta che giocavamo contro una squadra di Eurolega, per cui non era facile. Ma sono convinto che ci siano delle indicazioni positive da prendere da questa sfida».

Per Ballo e per Cantù è un campionato nuovo, l’apprendimento è continuo e inevitabile. Le stesse partite sono state molto differenti, a conferma che l’adattamento alla categoria non è per forza di cose immediato: «Queste prime nove partite – spiega Ballo - sono state a tratti come una montagna russa: abbiamo alternato alti e bassi e dobbiamo sicuramente ancora crescere, sia a livello individuale, sia come squadra. Sono fiducioso che, alla fine, riusciremo a trovare la strada giusta e iniziare a collezionare vittorie: la stagione è ancora molto lunga. Ho molta fiducia nella squadra e nello staff tecnico».

Prima volta

Per Ballo, questa è la prima esperienza in Europa dopo gli anni passati nei college statunitensi. Un basket diverso, a cui bisogna prendere le misure: «Giocare in Europa – ammette il maliano con passaporto americano - è più difficile di quanto si pensi. Devi giocare tanto sia con, che senza palla. È molto diverso dall’America, dove si gioca più sull’uno contro uno. È un basket basato su atletismo e puro talento. Per quanto mi riguarda, più partite giochiamo, più esperienza accumulo per cercare di integrarmi nel sistema».

Un legame importante, per Ballo, è quello con la Nazionale. La scorsa estate, a sorpresa, il suo Mali è arrivato fino alla finale degli Afrobasket, persa contro l’Angola: «Rappresentare il mio paese significa tutto per me. Sono orgoglioso di ogni opportunità che ho di andare a giocare per la mia nazionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA