Serenità Moraschini: «Cantù, sono felice di ritrovare la serie A»

Basket Parla il potenziale capitano: «Ho vibrazioni positive, con l’idea di fare tutto bene fin da subito. I gradi non li ho mai avuti: qui sarebbe ancor più bello»

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Sorrisi ne abbiamo? Sì. E Riccardo Moraschini ne ha dispensati davvero tanti sia giovedì al raduno della Pallacanestro Cantù al PalaPrealpi di Seveso, sia ieri. È stato tra i primi senior ad arrivare, ha firmato bloc notes e magliette, ha scattato foto con fans grandi e piccoli. È arrivato tiratissimo, sembra già in ottima forma. Per lui sarà una stagione importante: con Cantù, ritrova quella serie A abbandonata due stagioni fa. Con quella prospettiva intrigante - manca l’ufficialità, ma tanti indizi portano a lui - di cui si parla da giorni. Ossia quella di diventare il capitano della squadra.

Terza stagione in Brianza

Per l’esterno canturino, 34 anni, sarà un’annata-clou, in piena maturità cestistica e personale. Intanto, il giocatore si è goduto la bella atmosfera creata da squadra e tifosi nel primo giorno di scuola dopo le vacanze. Ed è pronto per la sua terza stagione in biancoblù, dopo un’estate molto diversa. L’anno scorso l’ha passata con l’obiettivo di farsi trovare pronto dopo l’infortunio ai playoff contro Trieste. Quest’anno ha potuto lavorare con la mente un po’ più sgombra: «Sono felice di ritrovare la serie A, è importante per me e per tutta la squadra e il club, tifosi compresi. Questi mesi sono trascorsi con maggiore serenità, pur senza rinunciare al lavoro individuale, come capita tutte le estati».

Prima sensazioni dopo l’abbraccio dei tifosi e la conoscenza con i nuovi compagni? «Ho vibrazioni positive, con l’idea di fare tutto bene fin da subito. La prima cosa da fare è creare un gruppo che stia bene insieme in campo e, magari, anche fuori dal campo».

Non mancherà la concorrenza qualificata quest’anno, con tanti nuovi stranieri. Ma Moraschini sembra comunque avere ottime chance. Del resto, è anche uno dei pochi confermati dopo la promozione. E si dice possa essere il nuovo capitano della squadra, dopo l’addio di Filippo Baldi Rossi, destinato a farlo alla Scaligera Verona. Il ballottaggio - su questo non si scappa - è con un altro “figlio del 1991”, ossia Andrea De Nicolao, 34 anni compiuti proprio giovedì al raduno, a sua volta a lungo capitano della Reyer Venezia.

«I tre fattori»

Moraschini sorride all’idea, ma non conferma. Però la prospettiva lo incuriosisce, su questo non c’è alcun dubbio: «Non so quale sarà la decisione che, immagino, sarà presa da coach Brienza. Posso solo dire che non l’ho mai fatto nel corso della mia carriera, farlo qui a Cantù sarebbe ancora più bello».

Del resto, per presenza, curriculum e molto altro, il profilo di Moraschini sembra a dir poco appropriato: «Credo di essere arrivato a Cantù per portare la mia esperienza, ma credo anche la mia leadership e tutte le mie motivazioni, tre fattori che credo di aver messo in campo in questi due anni in Brianza. Se la decisione sarà quella di affidarmi i gradi di capitano, dico che sono pronto».

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