Venezia a Cantù e quella espulsione di Metta World Peace

Amarcord L’ultimo confronto ai playoff tra le due squadre, nel 2014/15, è ricordato soprattutto per l’espulsione del giocatore star

Cantù

Venezia-Cantù, una grande classica del basket italiano. Ma l’ultimo confronto ai playoff tra le due squadre, nel 2014/15, è ricordato soprattutto per l’espulsione, a tre minuti dall’ultima sirena, di Panda’s Friend-Metta World Peace, al secolo Ron Artest. Uno dei giocatori più iconici passati da Cantù, l’unico approdato in Brianza ad aver vinto l’anello della Nba. Arrivò a Cantù come un marziano, diede un contributo notevole per il raggiungimento dei playoff dell’Acqua Vitasnella, allora allenata da Pino Sacripanti.

Arrivò con la nomea di “cattivo”, la sua esperienza finì con un’espulsione, giudicata parecchio esagerata, in gara 5 dei quarti di finale playoff al PalaTaliercio, dove Cantù tornerà domani per affrontare la Reyer.

Ricostruiamo? Era il 27 maggio 2015, le due squadre erano sul 2-2 nella serie. Sulla panchina di Cantù c’era Pino Sacripanti, su quella di Venezia Carlo Recalcati: molta Brianza, pochissima Laguna... A rivedere le immagini di quella sera, tanti personaggi legati a Cantù: in panchina come assistente Nicola Brienza, l’ex vice Max Oldoini (storico vice di Sacripanti), oltre all’ex gm Daniele Della Fiori. In campo Pietro Aradori e Ben Ortner. Insomma, un bel piatto succoso.

Ma l’ambiente caldissimo, l’agonismo in campo e la posta in palio, fecero esplodere la situazione. Dopo un accenno di rissa tra Metta e Stone, Sacripanti chiamò un time out. Sulla panchina di Cantù piovve di tutto, dopo un time out chiesto da Sacripanti sul 72-64 per Venezia dopo un fallo su Johnson-Odom. Nei video dell’epoca si vede, alle spalle della panchina di Cantù, un tifoso veneziano intento a lanciare oggetti in campo, inutilmente dissuaso dai suoi vicini di posto. Ci fu una pioggia di monete, carta, rotoli di carta igienica e una bottiglietta. Bottiglietta che Metta World Peace raccolse e pensò bene di ributtare sugli spalti.

Il fatto non sfuggì agli arbitri che, senza porre attenzione alle proteste canturine per l’impossibilità di radunarsi in condizioni normali per il time out, optarono per espellere l’asso americano. E così, a poco più di 3’ dal termine, si conclusero quei pochi, ma intensi mesi, dell’ex campione dei Lakers in Italia. E finirono anche i playoff di Cantù. Metta uscì contrariato dal campo, accompagnato da una bordata di fischi, mentre sulla panchina di Cantù le facce erano sbalordite. Fine corsa per Cantù, dopo due ottime partite in casa e due così così a Venezia. Sperando che, domani, le cose vadano un po’ meglio sotto tutti i punti di vista.

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