Un anno sotto canestro
La Cantù dei canturini

Dodici mesi nei quali, più che ai risultati sportivi, si è guardato con timore alla stessa sopravvivenza del club. Ma ora si sogna la Final Eight

Era iniziato con una vittoria, il 2019 della Pallacanestro Cantù, a Torino contro la Fiat per 106-96 e si è invece chiuso con lo stop di quattro giorni fa subìto al PalaBancoDesio ad opera di Brescia.

Una chiusura d’anno apparentemente negativa che però manda in archivio dodici mesi nei quali, più che ai risultati sportivi, si è guardato con timore alla stessa sopravvivenza del club. E invece eccoci qua a raccontare un altro capitolo di una storia che ora può solo allungarsi.

Dopo la diaspora russa la Pallacanestro Cantù -intesa come società sportiva- con il supporto di TuttiInsiemeCantù e, più recentemente, di Cantù Next è riuscita a superare le enormi difficoltà create da una gestione (pure se il termine sembra inadatto a quanto effettivamente verificatosi in poche stagioni…) che stava mettendo a serio rischio la prosecuzione dell’attività cestistica di Cantù.

Non stiamo ad elencare nomi -anche per evitare il rischio di dimenticare colpevolmente qualcuno - ma i sostenitori ed appassionati canturini sanno a chi, avendo portato ognuno il loro mattone o mattoncino, devono rivolgere i loro ringraziamenti perché ora si possa stare a discutere di prospettive future, che sia salvezza da conquistare o qualcosa in più a cui ambire.

A proposito, se non sbagliamo i conti domenica prossima l’1 per Fortitudo-Reggio e il 2 per Cremona-Brindisi spedirebbero alle Final Eight di Coppa Italia una San Bernardo-Cinelandia capace di vincere al Forum di Assago: speriamo che coach Cesare Pancotto, con il quale concordiamo sull’obiettivo principale della stagione, ci perdoni questo molto ipotetico sogno. Al di là del campo però è chiaro come quello che solitamente si definisce ‘passaggio di proprietà’, che in questo caso è stato però una ‘assunzione di responsabilità’ (con questa responsabilità che assumeva gradatamente proporzioni sempre maggiori), non sarebbe stato possibile se non si fosse coagulato un gruppo di persone che ha saputo superare ostacoli notevoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA