Como paDrone. Ma Strefezza va

Fabregas: «Ho apprezzato l’intensità nel nostro gioco». Sorpresa: spunta l’Olimpiakos per l’italo brasiliano che lascerà gli azzurri

CALCIO

Un Fabregas felice. E una sorpresa di mercato: Strefezza verso l’Olympiakos. Il dopo Ajax è contrastante, ma prevale l’entusiamo per un Como eccezionae: « Se devo perdere, piuttosto perdo, ma voglio perdere giocando così». Cesc Fabregas dopo la vittoria della Como Cup rispolvera un suo classico ritornello, già sentito più volte l’anno scorso. Una contraddizione in termini, a questo punto, perchè perdere giocando così è davvero difficile. Ma è il suo modo per ribadire su quale strada intende far camminare la sua squadra, «e sono contento, con l’Ajax ho visto una bella partita, un bel Como. Ancora non perfetto, ma di fronte avevamo anche un avversario di alto livello».

Livello

E’ stato il suo Como, però, a proporre il livello più elevato in queste prime partite. «Mi sono piaciuti tutti, soprattutto ho apprezzato l’intensità nel nostro gioco», considerando anche che la stagione è appena cominciata. «Adesso infatti sono contento di stare una decina di giorni senza partite, per poi affrontare due prove di altissimo livello contro Betis e Barcellona. Abbiamo bisogno però di un po’ di giornate di solo allenamento, per alzare ancora il ritmo, per dare a tutti il tempo giusto di trovare la condizione. Nei prossimi giorni arriveranno altri due giocatori – uno è Ramon, l’altro a cui Fabregas si riferisce è presumibilmente Morata, ndr – e dobbiamo dedicarci al lavoro per far crescere tutti prima possibile».

Un gruppo che si infoltisce ancora, «ma io voglio una rosa più ridotta possibile, dove tutti siano in grado di giocare in qualsiasi momento, con la stessa intensità, lo stesso pressing, la stessa fame». Quella che i nuovi arrivati hanno già dimostrato di avere, cominciando molto bene la stagione. Non si può non parlare per esempio di Addai, ma anche di Rodriguez. «Addai è un ragazzo molto interessante, lo seguivamo da tempo, già dall’anno scorso nell’Az Alkmaar lo avevamo notato. E’ ancora molto giovane, può crescere tanto. Tra l’altro arrivava da un brutto infortunio a una caviglia, ci ha messo tanto impegno per recuperare. Rodriguez è uscito perchè ha preso un brutto colpo alla tibia, ma avrebbe comunque giocato solo mezz’ora, era la sua prima partita. Ha fatto benissimo, ma anche lui ha un margine di miglioramento altissimo».

Utili

Ed entrambi sono stati utilissimi per i gol ma anche per procurare due rigori, arma che al Como è mancata la scorsa stagione. Ma che con questo tipo di gioco può invece diventare importante. «Assolutamente sì. Rigori, punizioni, l’anno scorso effettivamente qualcosa ci mancava in quella fase, facevamo bene fino a un certo punto poi a volte non si riusciva a chiudere nel modo giusto, con quella giocata di qualità in più che poteva essere decisiva in quella zona del campo. Abbiamo ragionato anche in questo senso nel rinforzarci». In panchina è rimasto uno come Strefezza e questo lo ha spinto forse a parlare con l’Olimpiakos. Diao ha rivisto il campo dopo tre mesi, non si può che sognare, a questo punto.«Sarà sempre fondamentale la possibilità di intercambiare i giocatori, tutte le partite, in ogni momento». E proprio questa sarà la vera arma vincente di questo Como.

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