
Como calcio / Erba
Giovedì 08 Maggio 2025
Così è cresciuto l’attacco. Ma il vero salto di qualità il Como l’ha fatto in difesa
Solo 16 gol subiti nel ritorno contro i 32 dell’andata. Segnate 21 reti nelle prime 19 partite, 24 nelle 16 a seguire
CALCIO
Sesta miglior difesa, sesto miglior attacco, settimo posto in classifica. Insieme al Milan e davanti ad Atalanta e Fiorentina. Il girone di ritorno del Como è un piccolo capolavoro, se il campionato fosse cominciato a metà, si potrebbe parlare davvero di quello che i tifosi stanno sognando, ovvero la corsa per un posto in Europa.
È chiaro che un campionato vada valutato nel suo complesso, il valore assoluto del Como sarà quello che dirà la classifica finale, specchio esatto di tutto il percorso, che comprende anche la crescita di alcuni giocatori, non soltanto l’innesto, importantissimo, di tante forze nuove. Un esempio lo sono state le due ultime partite, decise dai gol di Strefezza e dalla capacità di non prendere gol, come nelle due gare precedenti.
Ed è quest’ultimo dato, quello difensivo, la vera chiave di volta. Di svolta, anzi. Quella verso l’alto. Anche l’attacco è sicuramente cresciuto, basti dire che all’andata in ben sei occasioni il Como non era riuscito a segnare, nel girone di ritorno sinora è rimasto a secco solo a Bologna. Ventuno i gol segnati nelle prime 19 partite, 24 nelle 16 successive.
Ma ciò che fa più effetto è il numero dei gol subìti: 32 all’andata, 16 sinora nel girone di ritorno. La metà. La vera sostanziale crescita è stata proprio questa. Quanti punti il Como ha perso per aver preso gol all’unico, o quasi, tiro in porta degli avversari? Quante volte non è riuscito a difendere un vantaggio? Durante l’andata se ne è parlato spesso, era il difetto più evidente. Di certo ha contato tanto l’arrivo di Butez, e il miglioramento generale che il Como ha tratto dai rinforzi di gennaio, da una struttura complessiva sempre più solida e sicura. Ma è anche giusto sottolineare che questo netto miglioramento difensivo è arrivato proprio in una fase in cui i difensori centrali sono ridotti ai minimi termini, giocano sempre e solo Goldaniga e Kempf.
Primo non prenderle non è certamente il detto che più si addice a Fabregas, ma guarda caso in testa alla classifica non c’è la squadra che segna di più, c’è quella che ha preso meno gol, il Napoli. E lo stesso dicasi per la classifica del girone di ritorno, in cui è prima la Roma, che segna meno di altre squadre ma ha preso meno gol di tutti. Il vero salto di qualità il Como lo ha fatto così.
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